Armin Zöggeler

 

Parliamo di una leggende autentica del mondo dello Slittino, Armin Zöggeler. Cresciuto nell’Alto Adige, a Foiana, frazione del comune di Lana e uno dei santuari naturali della disciplina. Ha iniziato a correre sul veloce mezzo su neve fin da bambino quando impiegava lo Slittino per scivolare a valle dal maso in cui risiedeva la sua famiglia per andare a scuola, con la strada che si ghiacciava per parecchi mesi.

A 11 anni vince la prima gara internazionale e l’allenatore di quel tempo, Severin Unterholzner, lo portò su una pista artificiale, per potergli far frequentare una disciplina olimpica. A 14 anni era già tecnicamente migliorato, a 16 vinse la Coppa del Mondo Juniores categoria che frequentava con due anni di anticipo sull’età naturale. E sempre a livello giovanile arriva a due medaglie d’oro e una d’argento nei campionati mondiali Juniores.

Esordisce in nazionale nel 1992-93 e nel 95 arriva la prima vittoria, il 15 gennaio, a Oberhof. A oggi vanta 59 vittorie di tappa delle quali ben 57 nella specialità del singolo. E’ lo slittinista più vincente di sempre e, nella classifica degli sport invernali, è secondo solo dietro a Patrick Pigneter, sempre slittinista ma su pista artificiale; e davanti ad Alberto Tomba, Sci Alpino.

Armin Zöggeler nella sua straordinaria carriera, applaudita da tutto il mondo del Circo Bianco, ha vinto due medaglie d’oro e una d’argento in tre edizioni dei Campionati del Mondo Juniores. Da Senior ha stupito tutti: 6 volte Campione del Mondo, 5 volte d’Argento e altrettante di Bronzo. 4 titoli europei, due volte 2° a livello continentale, in 8 occasioni è salito sul terzo gradino del podio. Non vanno dimenticati, di questo meraviglioso percorso aureo, i 15 titoli italiani, e una volta ciascuna è giunto 2° e 3°. Per questi strepitosi meriti acquisiti in pista ha ottenuto diversi riconoscimenti; tra questi l’Arma dei Carabinieri gli ha assegnato il grado di Maresciallo, e dopo aver vinto ai Giochi Olimpici Invernali di Salt Lake City nel 2002, ha ricevuto il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. In diverse occasioni questo ammirevole atleta ha ottenuto la Medaglia d’Oro al valore atletico dal CONI quale alta onorificenza per quanto fatto sul campo di gara.

Alle Olimpiadi Invernali in Russia nel 2014, il suo ultimo atto da grande atleta, la Giunta del CONI lo ha designato portabandiera delle delegazione italiana. E’ stato il terzo, a praticare il Bob, dopo che il medesimo onore toccò a Paul Hildgartner a Sarajevo nel 1984, e a Calgary nel 1988; e a Gerda Weissensteiner, che portò il tricolore davanti a tutti gli italiani impegnati a Nagano, anche lei nell’88.

Tra i commenti più incisivi sulla bravura e sulla capacità di vincere di Armin Zöggeler è illuminante il pensiero di Walter Plaikner, già campione olimpico nel Bob a 2 a Sapporo nel 1972, che per molti anni è stato responsabile degli azzurri e ora guida la nazionale russa. Plaikner, alla vigilia dei Campionati del Mondo disputati a Cesana Torinese nel 2011, ha dichiarato: “Armin è unico, nessuno lo eguaglierà”. Una sorta di Michael Jordan dello Slittino: impensabile, arrivare a lui.

Con la medaglia di bronzo in Russia, a Soci, nel 2014, Zöggeler è diventato il primo atleta nella storia delle Olimpiadi, sia estive che invernali, ad arrivare sul podio in sei edizioni di fila olimpica ai Giochi Olimpici; ha superato dei veri campioni di longeva mentalità vincente quali la judoka Ryoko Tamura, il tiratore Ralf Schumann, la schermitrice italiana Valentina Vezzali e la pattinatrice Claudia Pechstein, oltre al collega slittini sta Georg Hackl.

Il 14 ottobre 2014 a Milano Armin Zöggeler ha annunciato il ritiro dalle competizioni agonistiche dando la sua disponibilità a lavorare con le squadre nazionali di Slittino. Poi la Federazione lo avrebbe incaricato della direzione tecnica della nazionale.

La figlia Nina ne ha seguito le orme e lo scorso 17 novembre 2017, a soli 16 anni, si è qualificata per partecipare alla sua prima gara in Coppa del Mondo.