Casa-lavoro: è l’alternanza quotidiana, naturale, di molte mamme, come agevolarle? Questa è la domanda a cui ha risposto il Forum delle Associazioni Familiari, durante il convegno dello scorso 20 dicembre, abbiamo fatto un bilancio conclusivo, a #genitorisidiventa, con Emma Ciccarelli, vicepresidente.
L’idea del Forum delle Associazioni Familiari
“Esercitare una cittadinanza attiva, attraverso il progetto ‘Noi per il territorio’ – finanziato con la legge 383/2000, e un nuovo protagonismo delle famiglie intese come soggetto, nel dibattito col territorio”, ha affermato Ciccarelli. La cittadinanza attiva si sperimenterebbe in “sette regioni italiane, dove le famiglie diventano protagoniste nell’elaborare interviste, incontri, e confronti, tra loro. Si tratterebbe di elaborare delle risposte al problema dell’armonizzazione famiglia – lavoro, che non vengano calate dall’alto, ma che nascano dai bisogni territoriali.”
Casa-lavoro: i dati statistici dimostrano che “laddove la famiglia viene messa in condizione di vivere bene rende meglio sul lavoro. Un’azienda, o un ente pubblico che fidelizza le persone sul lavoro favorisce una maggiore coesione sociale. Si tratta di un circolo virtuoso che porta a conseguenze positive della famiglia, non solo sulla dimensione privata. Attualmente, in Italia, il problema è sviluppato a macchia di leopardo, sono attrezzate le multinazionali, mentre, la piccola e media impresa ne è scoperta. I genitori sono lasciati soli a gestire casa e lavoro.”
“Il funzionamento dei trasporti pubblici, l’apertura dei servizi pubblici e delle scuole, sono fondamentali nel migliorare la qualità della vita delle famiglie. Oggi i bambini trascorrono molte ore a scuola, malgrado siano tante, per un genitore è comunque difficile coprire la restante parte del tempo in cui il bambino esce da scuola, e bisogna accudirlo. Tante mail ci fanno sapere della fatica dei genitori, è necessario organizzarsi con la gestione col sistema pubblico per migliorare la qualità della vita di queste famiglie. Per le aziende medie e piccole, e per le libere professioni, ci sono tanti aspetti che vanno messi sul piatto della bilancia.”
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