Mamme e mobbing: ne abbiamo parlato, col sorriso, a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus. Non fanno più scalpore i casi di mobbing sulle mamme, sono solo una drammatica consuetudine, che ci ricorda quanto il mondo del lavoro odi il prossimo. 

Francesca, mamma coraggio, ricomincia dall’Università, e si rimette in discussione dopo aver dato cinque volte la vita, e dopo aver subito soprusi di ogni tipo. Francesca, dopotutto, ci scherza su, come se il dolore non l’avesse mai ferita, o forse perché il dolore è ormai cicatrizzato. “Ero alla quarta gravidanza, mentre lavoravo con loro. Al ritorno dalla maternità non mi è mai stata data la mansione che mi spettava, dopo due anni e mezzi di lotte ho deciso di licenziarmi: ero stanca dei soprusi subiti. Mi dicevano che dovevo scendere in magazzino ed occuparmi di sistemare le bottiglie”, ha affermato l’ideatrice di Una Mamma a Cinque Stelle. 

Pensare positivo ha aiutato

“Ho denunciato tramite il blog, e un legale, bisogna denunciare sempre. Ho pensato che dopo una porta si potesse aprire un portone, e ho ripreso gli studi abbandonati quindici anni fa. Scrivo, inoltre, sul mio blog, condivido con gli altri la mia vita con cinque figli. Racconto storie di mamme, e di donne, che si danno da fare, in Sardegna ce ne sono tante”, ha fatto sapere Francesca.  

Mamme e mobbing: il caso di Francesca non è il primo, e non sarà l’ultimo. Francesca è riuscita a risalire la china ricominciando da se stessa, con lo studio, il sapere, che mai nessuno potrà sottrarle. Nel frattempo fuori c’è chi non riesce a guardare avanti ottimista. Le ingiustizie, e le discriminazioni subdole, sono parte di un Paese che dovrebbe trovare il modo di ricominciare, probabilmente dalle danno, e dalla vita stessa. Parlarne, e fare ironia, servirà a scongiurare il futuro?

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