Roberta Paoloni, cittadina di Accumoli, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano per raccontare cosa le è successo in occasione di una intervista nella trasmissione condotta da Massimo Giletti: “Si deve vergognare, ha tagliato il servizio su Accumoli dopo avermi fatto perdere una giornata e anche la faccia. Una giornalista mi ha detto che i terremotati non fanno più notizia. A Cartabianca hanno fatto sentire uno che diceva di stare benone, ci sono le elezioni nel Lazio e fa comodo dire che va tutto bene”

“I giornalisti ci dicono che ormai i terremotati non fanno più notizia, me l’ha scritto una giornalista chiaro e tondo sulla mia pagina facebook – ha affermato Roberta -. Io ho fatto tantissime interviste e me le hanno tagliate. L’ultima da Giletti. Ci sono rimasta malissimo. Dopo che ho dovuto subire la Mussolini e l’avvocato di Fini, alle 23 io da dentro una baracca al freddo e al gelo ho sentito parlare due amiche mie a cui hanno fatto dire due stupidaggini tagliate lì. Questa tv fa veramente schifo. A me hanno fatto perdere tante giornate e anche la faccia, perchè per fare il servizio durato una giornata intera io ho portato delle persone a visitare dei luoghi, anche persone anziane che hanno pianto. I giornalisti mi avevano rotto le scatole per due giorni telefonicamente mattina e sera per fare questo servizio e poi il risultato è che non l’hanno mandato, perchè siamo sotto elezioni nel Lazio e non è comodo far sapere che abitiamo nelle baracche. Giletti si deve vergognare per come ci ha trattato. E comunque non è l’unico, perchè anche a Cartabianca su Rai3 mi hanno fatto vedere 5 secondi di spalle mentre dico “Qui è tutto un pantano” e hanno fatto parlare uno che diceva che stava benone. Hanno tagliato tutto, per dare un taglio positivo alla nostra situazione”.

Allarme amianto nelle zone terremotate

“Stanno facendo di tutto per mandarci via, ci stanno scoraggiando. Qui è pieno d’amianto, ma nessuno lo dice – ha dichiarato Roberta-. Noi respiriamo l’amianto dei crolli che vola nell’aria. Respiriamo un’aria che è insalubre, non stanno facendo niente di niente, non ci comunichiamo niente sulle polveri sottili. Tutto quello che ci dicono è come vogliamo morire: se di terremoto, di amianto o di qualcos’altro”.

Sull’aumento dei suicidi nelle zone terremotate

“E’ una cosa che può accadere, perchè da un giorno all’altro abbiamo perso tutto: la nostra identità, le nostre radici, la nostra storia, il nostro lavoro -ha affermato Roberta-. Abbiamo perso amici e parenti che sono rimasti sotto le macerie. Ci siamo ritrovati da un giorno all’altro sospesi. Quando ti ritrovi a non avere più nulla, pensi tante cose. Non solo non abbiamo più un passato, abbiamo un presente che fa acqua da tutte le parti e non c’è futuro”.

Omertà: chi denuncia viene isolato

“Qui ad Accumoli c’è omertà e persone come me che parlano troppo poi la pagano – ha dichiarato Roberta -. Non vogliono farmi lavorare. Io ero dipendente del Comune, ero l’addetta al turismo. Al momento non c’è più lo stabile che avevamo prima, ma si potrebbe rifare. O quantomeno, se non si può più fare quel lavoro, vorrei fare un altro lavoro. Quelle come me sono persone rompiscatole, invece magari chi dice che le cose vanno bene un lavoro lo trova”.

Più attenzione ad Amatrice che Accumoli

“A noi hanno dato molta meno visibilità rispetto ad Amatrice – ha affermato Roberta -. Il terremoto ultimamente era diventato quello di Amatrice e di Norcia, Accumoli l’hanno saltato proprio”.

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