Maculopatia, La Prof.ssa Lia Giustolisi (Responsabile Centro Maculopatie Università La Sapienza-Policlinico Umberto I di Roma) è intervenuta nella trasmissione Genetica Oggi di Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Cos’è la Maculopatia?

E’ una patologia, relativamente nuova, che riguarda la retina, la membrana del bulbo oculare che ci permette di vedere distintamente le immagini.

E’ diventata molto frequente nei Paesi industrializzati. Circa il 5% delle persone, dopo i 50 anni, soffre di questa patologia.

Quali sono i sintomi della malattia?

Le maculopatie possono essere più o meno gravi, ma il sintomo è sempre lo stesso.  Il paziente vede le linee centrali distorte, così come le immagini.  La forma più pericolosa che porta alla perdita della visione centrale è la degenerazione maculare di tipo essudativo. Questa ci porta ad effettuare terapie che si devono fare mensilmente.

Fondamentale è la prevenzione perché avendo due occhi spesso il sintomo non viene riconosciuto.

La maculopatia è ereditaria?

La forma più grave di questa malattia è quella legata all’età e, tra le varie cause, vi è l’ereditarietà. Ad ogni modo, questa non incide in modo importantissimo e un soggetto con i geni che predispongono alla maculopatia non necessariamente la svilupperà. Attenzione a non creare falsi allarmi sull’ereditarietà.

Ci sono esami specifici a cui sottoporsi per avere una diagnosi corretta?

Sicuramente una visita oculistica può essere sufficiente per scoprire i sintomi iniziali. Stiamo parlando di un esame che esiste da 20 anni, l’ OCT che è in grado di visualizzare la macula, individuando anche le minime lesioni. L’esame è molto rapido e non invasivo.

“Mettiamo a fuoco le maculopatie”: l’incontro informativo del 16 novembre presso il Policlinico Umberto I di Roma

Lo scopo dell’ iniziativa è informare i pazienti, ma anche i non pazienti su questa patologia. Si parla anche di come individuare autonomamente i segni iniziali. Infine, si danno indicazioni sul giusto trattamento, a coloro che ne soffrono. Chiunque prenderà parte all’incontro potrà eventualmente prenotare una visita di controllo. Si tratta di uno screening che faremo il venerdì successivo.

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