LARRY HOLMES, lo sparring partner che divenne campione del Mondo di Pugilato arrivando a un solo incontro dal record di Rocky Marciano.

Parliamo di uno dei più grandi pugili della storia della Boxe, e probabilmente tra i più sottovalutati Pesi Massimi. Nasce a Cuthberth, Stato della Georgia, il 3 novembre del 1949 quindi oggi compie 68 anni!

A soli 5 anni con tutta la sua famiglia si trasferisca in Pennsylvania, precisamente ad Easton, di qui il soprannome pugilistico “L’assassino di Easton”. Alto 190 centimetri, al peso 115 chilogrammi, tecnicamente dotato di uno dei migliori jab visti su un quadrato di Pugilato, accompagnava le scorribande contro la faccia degli avversari con un micidiale diretto sinistro. Diventa professionista a 24 anni, nel 73, e lavora in palestra allenando pugili del livello assoluto, planetario di Muhammad Alì e Joe Frazier. Il 9 giugno 1978 diventa Campione del Mondo dei Pesi Massimi versione World Boxe Council (più nota come WBC): batte Ken Norton, il pugile che aveva fratturato la mascella ad Alì diversi anni prima. Difese il titolo contro Shavers, contro il suo ex datore di lavoro ed amico Alì, e fu l’unico a superare il fortissimo Cassius Clay prima del limite delle 15 riprese. Accadde il 2 ottobre del 1980 a Las Vegas anche se l’allenatore di Alì, il mitico Angelo Dundee spiegò che già si stessero manifestando i primi sintomi della Malattia di Parkinson sul pugile più famoso d’ogni tempo, oltre al fatto che tornava sul ring dopo due anni di assenza. E ancora conservò il titolo mondiale contro Trevor Berbick, Leon Spinks, l’irlandese naturalizzato americano Gerry Cooney. Niente male, per un pugile che è partito facendo da sparring partner ai grandi nomi di sempre. E va ricordato che nel 1982 fu nominato Pugile dell’Anno dalla prestigiosa rivista Ring Magazine.

Nel 1983 batte il figlio di Joe Frazier, e tenta la strada con l’International Boxing Federation, l’IBF, e, novembre 84, vince la cintura mondiale. Nel 1985 perde, per la prima volta, e avviene contro un osso duro qual è stato Michael Spinks, perdendo una seconda volta, nella rivincita, il 19 aprile dell’86. Si ritira una prima volta e rientra nel momento più coraggioso ma meno adatto, perdendo contro Mike Tyson in un incontro capace di riunificare, nel 1988, il titolo mondiali WBA, WBC e IBF. Le altre tre sconfitte sono figlie di ammirevoli tentativi fatti negli anni 90 per riprendersi la corona ma avrebbe ceduto ai punti con Evander Holyfield (nel 1992), Oliver Mc Call (1995) e Brian Nielsen (97). Nel luglio del 2002 l’annuncio di uno stop definitivo dall’agonismo, a quasi 53 anni, dopo il suo ultimo incontro professionistico, vinto, peraltro.

Nel 2008 il suo nome è stato meritatamente inserito nella International Boxing Hall of Fame. Infatti Larry Holmes è stato, in una speciale classifica di tutti i tempi, il 3° in assoluto ad aver messo in palio la cintura di campione del mondo, per ben 20 volte, appena dietro a Waldimir Klitschko (22) e all’apripista della storia del Pugilato, Joe Louis (che si è rimesso in gioco per ben 25 sfide, immenso!). E’ stato premiato anche con la medaglia al valore della World Boxing Hall of Fame.

Una sua frase che lo accomuna all’amico di sempre, padrone in palestra e infine avversario battuto Alì, riguarda la lotta alla stupida piaga del Razzismo: “E’ dura essere neri. Siete mai stati neri? Io lo sono stato una volta; quando ero povero”: