Sculacciare i figli è una vecchia tecnica educativa, in molte famiglie ancora attuale. La Scozia è prossima all’introduzione di un bando contro lo smacking: le sberle, i ceffoni, le sculacciate. Anche in altri 50 Paesi del mondo è passato un bando simile; è possibile che in piena Quarta Rivoluzione Industriale i genitori usino le punizioni corporali per ottenere maggiore disciplina? Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus con Elisa Benzi, mediatrice familiare. 

I figli cosa ricordano delle punizioni corporali?

“I bambini, consapevoli o inconsapevoli, ricordano la sculacciata come un momento di paura, di vergogna, dove hanno provato rabbia. La punizione corporale ha uno scopo educativo, ma, a volte, i bambini assimilano cose che noi genitori non avremmo voluto trasmettergli. Le ragioni per cui picchiamo i bambini è per il fatto che siamo stati picchiati a nostra volta dai nostri genitori, è un circolo vizioso”, ha affermato Elisa Benzi.

Cosa insegnano le ‘sculacciate’?

“Ci è stato insegnato che nelle situazioni di difficoltà e di emergenza, quello era il metodo, la via giusta per risolvere; e poteva essere educativo perché c’era il bisogno di dare delle ragioni al gesto che si compiva. È molto difficile bloccare l’impulso di violenza, perché di questo si tratta, nei momenti di difficoltà. Come professionista mi chiedo sempre cosa la punizione insegni davvero. Oltre alla paura, alla rabbia, e al senso di inadeguatezza, le sculacciate insegnano che chi ha più potere, più forza, può punire chi ne ha meno, insegna anche un senso di svalutazione della propria integrità fisica, morale o addirittura psicologica.”

Le punizioni corporali introducono “molti fattori di rischio. Senza dover cadere per forza negli stereotipi, la maggior parte dei casi le bambine “sculacciate” per un fine educativo, cresceranno più propense ad accettare di essere umiliata o picchiata. I bambini, al contrario, potrebbero crescere propensi a usare la violenza. Dato che si insegna con l’esempio, picchiando si insegna solo la violenza”, ha aggiunto Benzi.

Come bloccare il circolo vizioso?

Ascolta qui l’intervista integrale