Ergastolo a Bossetti. L’avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Giuseppe Bossetti, è intervenuto ai ai microfoni di Legge o Giustizia condotto da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus.

Ergastolo a Bossetti: “Io sono sbalordito da queste motivazioni per tantissime ragioni”

“Come può difendersi questo uomo se non può avere una perizia? – si chiede Salvagni – Bossetti deve prendere per buono quello che è stato fatto in sua assenza. Sembra si stia parlando di un Vangelo, del quale non si può neanche dubitare che ci sia un errore. Siccome non c’è più materiale, secondo la Corte, (non è vero perché il professor Casari dice, sotto giuramento, di conservare ulteriori campioni, quindi non è vero) si possono fare solo esami cartacei. I Ris sono stati bravissimi secondo la Corte. Noi abbiamo evidenziato tanti problemi come i kit scaduti.

I risultati forniti dai Ris sono stati completamente contestati da noi. Sono stati trovati 261 errori in quel lavoro.

Sembra che il Giudice di Brescia fosse dotato di poteri sovrannaturali. Una sorta di Dio in Terra”. Si è detto che una colpa di Bossetti è quella di non ricordare cosa stesse facendo il 26 dicembre 2010. “L’onere della prova è a carico dell’accusa. Non si possono assumere elementi accusatori da dimenticanze dell’imputato che non ha l’obbligo di rispondere. Siccome Bossetti non ricorda allora è stato lui”.

Nelle motivazioni ci sono dei duri attacchi nei confronti della difesa

“Molto duri nei confronti di tutto l‘apparato difensivo. Sembra siano bravi solo i consulenti dell’accusa, noi della difesa siamo dilettanti compresi tutti i consulenti. Noi abbiamo fatto un lavoro immane smontando ogni pezzo di questo processo. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, la Corte si è tappata le orecchie. Non ha dato peso e considerazione alle nostre osservazioni, supportate da scienziati di primissimo ordine. per fugare ogni dubbio sarebbe bastata riconfrontare il dna di Ignoto 1 con quello di Bossetti, di fronte a noi e seguendo tutti i crismi”. Intanto ci si prepara per la Cassazione: “Il punto fondamentale sul quale dovrà esprimersi la Cassazione è se si può condannare un uomo senza che si sia potuto difendere nella sostanza e non solo nella forma. Bossetti si è potuto difendere si o no? Se diranno di “si” allora vuol dire che siamo tornati al processo inquisitorio”.