Olimpiadi 2024, Parigi. Roberto Giachetti, vice presidente della Camera ed ex candidato sindaco di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Olimpiadi 2024 a Parigi

“Il rodimento non mi è ancora passato, non passerà mai… ci vorrà del tempo. Pensate a quando noi romani vedremo lo svolgimento delle Olimpiadi a Parigi e noi staremo a casa sul divano a guardarle. Quelli che dicono che con le Olimpiadi Roma ci avrebbe rimesso, che sono gli attuali amministratori della capitale, quando decisero di rinunciare alle Olimpiadi dissero che dovevano occuparsi del quotidiano, della manutenzione della città.

Io feci notare che se non si prendono le opportunità che capitano anche per occuparsi del quotidiano, non si realizzano i grandi appuntamenti e non si fa la manutenzione della città.

Penso che per capire questo basti guardare le condizioni attuali della città. Con Giachetti sindaco le Olimpiadi a Roma si sarebbero fatte.

I soldi delle Olimpiadi erano una straordinaria occasione, i danni procurati dalla rinuncia a quei fondi li pagheremo nei prossimi anni. Sono tutte occasioni che non ricapiteranno”.

“Il problema della città è chi la sta amministrando e fugge da tutto, comprese le proprie responsabilità -ha aggiunto Giachetti-. I 5 Stelle si sono candidati dicendo che avrebbero risolto i problemi e invece dopo un anno e mezzo… Inutile fare il ragionamento sugli assessori che vanno via come le figurine. E soprattutto la cosa più imbarazzante è questa: che si parli di zanzara tigre o che si parli degli allagamenti per la pioggia, basta andare a vedere le dichiarazioni che facevano i 5 Stelle quando stavano all’opposizione e ci si accorge che sono dichiarazioni leggermente in contrapposizione con quello che dicono oggi.

Questa città ha bisogno di una classe dirigente seria, responsabile, che si rimbocchi le maniche e amministri questa città anzichè scappare”.

Stadio della Roma

“Sono ancora convinto che lo stadio non si farà mai -ha affermato Giachetti-. Come romano e romanista mi piange il cuore. Il progetto che consentiva a quel quadrante di avere 400 milioni da un privato che venivano messi a disposizione del Comune per opere infrastrutturali era fondamentale. L’amministrazione ha ridotto le cubature, con l’eliminazione del grattacielo.

In termini di occupazione del suolo, tuttavia, sarà molto peggio il progetto perchè sarà spalmato per non so quante centinaia di metri il manufatto. A parte questo, la riduzione delle cubature ha comportato quasi l’azzeramento dei fondi che verrebbero dati per le opere pubbliche. Questa sproporzione fa venire meno l’interesse pubblico, perchè è evidente che prevale l’interesse privato di realizzare l’opera e quello che ritorna alla città e alla comunità è praticamente niente.

Io dico che è stata fatta un’operazione d’immagine che purtroppo non tiene rispetto alla realtà del principale obiettivo della legge sugli stadi e cioè che deve prevalere l’interesse pubblico”.

Riascolta qui l’intervista