Turismo e digitale, l’Italia riparte dalla formazione dei docenti. Per la prima volta nel mondo si ricomincia dagli insegnanti. Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa con Davide D’Amico, dirigente MIUR, si occupa della formazione dei docenti. D’Amico è anche membro dell’associazione Italian Digital Revolution, il quale ha fatto sapere che “è stato lanciato un piano triennale per la formazione degli insegnanti che prevede ingenti investimenti. Mira ad accompagnare il docente come parte del personale pubblico in un continuo sviluppo professionale, attraverso investimenti che spaziano dalle competenze digitali, linguistiche, e altre. La cosa interessante è che per la prima volta, anche altrove, sono stati fatti investimenti indirizzati alla formazione dei docenti. Tra questi ci sono fondi PON, internazionali, che vengono dati ai docenti per essere utilizzati nell’acquisto di hardware, PC, e iniziative di aggiornamento professionale. Il docente potrà acquistare corsi di formazione”.

Per la prima volta si parla di formazione dei docenti, ma quali ricadute avrà la novità sugli studenti? “Il 66% della popolazione è utente internet, ma il problema è usare la rete in maniera consapevole. Bisogna fare degli sforzi per usare il digitale in maniera corretta – afferma D’Amico. Le ricadute non potranno essere immediate. La sfida è fare in modo che questa ricaduta sia più veloce possibile. In questo modo potranno crearsi community di docenti – dove si scambieranno informazioni, modelli didattici – e in questo modo potranno portare innovazione nella scuola”, ha sottolineato il nostro ospite in trasmissione. In quanto tempo tutti gli altri saranno in grado di ‘dialogare’ con la tecnologia? C’è chi già viaggia in internet, per poi passare al reale. Il turismo per i più alfabetizzati è già un’esperienza. “Siamo il Paese con maggiori patrimoni Unesco, ma anche il meno così visitato”, ha aggiunto Davide D’Amico. All’associazione Italian Digital Revolution spetta un grande, complicato, lavoro.

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