Benessere e buona salute dovrebbero essere il primo obiettivo di chiunque, delle donne soprattutto. Biologicamente siamo diverse rispetto agli uomini, abbiamo una struttura cerebrale, una reazione alle negatività, e una empatia differente rispetto ai maschi. Grazie a Il bene delle donne è possibile capire quali sono i limiti, e i punti di forza di ognuna di noi. Il libro racconta l’universo di genere nella sua totalità: dai check up da fare, fin dai diciotto anni, al regime alimentare da seguire, a come tenere a bada corpo e mente. Il benessere psicologico, ad esempio, ricopre un’importanza centrale nella prevenzione di tumori, e altre malattie. “La depressione colpisce il doppio delle donne rispetto agli uomini. Non si parla di semplice tristezza, di umore scuro. Hanno fotografato il cervello delle persone depresse e hanno visto che l’ippocampo è come se fosse rinsecchita. Quando a queste persone viene data una cura farmacologica si vede come l’albero cerebrale rifiorisce. La depressione può avere una causa, concausa ambientale, può nascere da una predisposizione genetica. E’ importante ricorrere alle cure, anche farmacologiche, perché possono salvare la vita”, afferma Eliana Liotta, autrice del best seller La Dieta Smartfood, a #genitorisidiventa su Radio Cusano Campus.

Altro fattore di rilievo per una donna è il problema dell’occupazione. L’Istat oggi ci fa sapere che sono diminuite le casalinghe in Italia, colpa dell’università: si studia di più, si rende a scuola, e si trascorre meno tempo in casa. La questione delle donne e del lavoro dovrebbe essere di primaria importanza per la politica. Non è possibile che si continuino a subire licenziamenti in tronco senza giusta causa, o solo perché si è madri, e disparità di genere negli ambienti di lavoro. Anche questi non aiutano a stare in salute, tant’è che “si sta studiando la correlazione tra stress acuto e tumore: i lutti, i licenziamenti, possono abbassare tanto le difese immunitarie e possano far strada al tumore”, ha aggiunto la nostra esperta in radio. E ancora tra le ragioni per cui ci occupiamo e preoccupiamo sempre di tutto e di tutti c’è che “dinanzi ad una conversazione nell’uomo lo stimolo cerebrale va avanti e indietro, nello stesso emisfero; nelle donne lo stimolo collega l’area dell’emisfero destro e sinistro, e mette in connessione l’area del pensiero logico, con l’area dell’emotività. Ecco perché noi percepiamo la logica del racconto e il linguaggio non verbale, ovvero quello che la persona prova. Le donne hanno una capacità di comprensione dell’altro superiore, per questo la donna si fa carico degli amici, del marito, dei figli. Ma deve imparare ritagliarsi del tempo per coltivare l’attività intellettuale, la curiosità: leggendo un libro, facendo il cruciverba, andando ad una mostra, serve ad allontanare lo spettro dell’Alzeheimer e altre forme di demenza”, dice l’autrice del preziosissimo lavoro fresco di pubblicazione da Rizzoli. Dunque, il benessere dovrebbe essere l’unico obiettivo delle donne. In barba agli stress, alle preoccupazione, a chi ci vorrebbe unicamente dedite al focolare domestico, come nel peggior Medioevo trapassato secoli or sono.

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