Orientamento, perché è così importante? La scuola volge al termine e per i ragazzi del quinto anno stanno per prendere il via gli esami di Stato. Non solo per questo il periodo è particolarmente stressante. Se si aggiunge l’ansia della maturità alla pressione di compiere una scelta importante, quella della facoltà universitaria da intraprendere, si capisce bene quanto il mese di giugno rappresenti un vero e proprio crocevia per il destino degli studenti italiani.

Finita la scuola, ora che faccio? Tanti ragazzi se lo chiedono, ma solo una minoranza ha le idee chiare sul suo futuro. Gli altri seguono percorsi spesso decisi sulla base di elementi esterni a lavoro, spesso lontani da un effettivo percorso di orientamento. Contano spesso gli studi, il ceto sociale e la famiglia. Ai microfoni di Radio Cusano Campus la dott.ssa Grazia Fassorra, responsabile Formazione dell’ANP, fornisce alcuni consigli utili a tutti quegli studenti alle prese con i dilemmi legati al loro futuro formativo:

CONOSCERE SE STESSI“La questione fondamentale per i ragazzi è capire i propri interessi, i propri talenti e in un secondo momento dove farli confluire. Una delle ragioni dell’alto tasso di dispersione scolastica è non aver capito che cosa si vuole fare da grandi. In un certo senso mi rifaccio alla saggezza degli antichi quando sostenevano la necessità di conoscere se stessi, occorre essere profondamente consapevoli nel momento in cui ci si interroga su ciò che vogliamo per noi stessi e per il nostro futuro”.

IL RUOLO DEI DOCENTI – “I diplomi hanno lo stesso valore e permettono di accadere alle università. Gli studenti devono capire che cosa vogliono, ma devono essere i docenti ad aiutarli, a scoprire i loro talenti. L’alternanza scuola/lavoro che obbliga le scuole a far lavorare i ragazzi è stata una scelta importante. Gli studenti si mettono alla prova, entrano nella realtà. Per migliorare l’orientamento degli studenti occorre garantire la continuità didattica, la possibilità degli studenti di aver prof che instaurino un rapporto duraturo con loro”.

IL RUOLO DEI GENITORI – “In Italia esiste un grande problema educativo. Sarebbe necessaria una formazione nei confronti dei genitori e troppo spesso è la famiglia a decidere il futuro del figlio quando dovrebbe essere garantita la libertà di scelta dei ragazzi”.

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