Trasformare le emozioni negative, in positive, significa darsi l’opportunità di avere successo nei rapporti sociali futuri, sia che essi siano di natura amicale, amorosa, o professionale. Certi episodi passati possono influenzarci negativamente, e compromettere quelli presenti o futuri. Perché le cose cambino è necessario capire certe emozioni complesse, comprendere la funzione e trasformarle. Pensate alla rabbia che avete in corpo per un torto subito? Mantenete la stessa intensità emotiva trasformando tutto a vostro vantaggio. Ad esempio. “l’imbarazzo è dato dalla paura di sbagliare, funge da adeguamento del sé agli standards e alle regole, e bisogna che venga trasformato in sicurezza personale”, queste alcune dichiarazioni rilasciate da Rita Minello, docente di Pedagogia Generale, dell’Università Niccolò Cusano, durante la trasmissione #genitorisidiventa.

Basta farsi offuscare dalle negatività, pensiamo al successo, a quello che serve per migliorare la qualità della vita, a come affrontare il compagno di banco, odioso, o il collega insopportabile, che possiede tutto e che ci provoca stizza! “L’invidia dovrebbe diventare generosità: nasce dalla rabbia verso il possessore di un bene, materiale, che non hai e quindi desideri distruggerlo. La gelosia diverrà fiducia nel prossimo, nell’altro. Sono orientamenti che favoriscono il successo, o l’insuccesso relazionale, e si imparano da bambini”, dice la prof. Minello, su Radio Cusano Campus, e in questo i genitori possono essere d’aiuto e contribuire positivamente al miglioramento emotivo dei figli. “Tra intelligenza emotiva e temperamento del bambino esiste una differenza, sono due concetti che vengono confusi. Il temperamento è lo stile con cui si comporta il bambino, si nasce con un certo carattere. L’intelligenza emotiva dipende dalla capacità di conoscere del bambino, di usare e controllare le emozioni, viene appresa dall’ambiente esterno. I genitori possono operare sui prerequisiti dell’attività intellettuale ed emotiva del bambino, sin dalla prima infanzia, e sono tre capacità fondamentali che bisogna coltivare nei figli: l’autocontrollo, l’empatia, l’ottimismo”, sottolinea la Minello, ricordando che bisogna esserne dotati per spiegarli. “Un bambino sereno ha bisogno di ottimismo. Un bambino sereno deve imparare dai propri errori, e capire che non sono determinanti, né sono delle sconfitte. Il genitore deve aiutare il bambino ad imparare dai propri fallimenti, deve educare il bambino a perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni”, aggiunge dopo poco, durante la trasmissione per genitori della radio dell’Università Niccolò Cusano.

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