L’inconscio individuale è schiavo dell’inconscio collettivo familiare. Una volta intuita questa correlazione è possibile cominciare un’operazione di separazione dal passato, fino a raggiungere una integrità individuale che prescinde dagli atteggiamenti assimilati. Le costellazioni familiari agiscono sulla sfera inconsapevole dell’attività psichica. Lavorare sul proprio inconscio è una maniera per sciogliere tabù appartenuti ad altri da noi, ma che incidono sulla nostra personalità. “Ereditiamo il colore degli occhi, la statura, il comportamento, ereditiamo delle memorie cellulari, ovvero dei modi di comportarsi che sono tipici della nostra famiglia; molti di questi sono funzionali, hanno un senso, altri sono vittime di situazioni nevrotiche, di chiusura, rigidità mentale, e diventano degli irretimenti che inibiscono, bloccano, la vita delle generazioni successive”, dice Stefano Silvestri a #genitorisidiventa e su queste ultime è necessario agire.

“Immaginiamo chi è stato in un campo di concentramento, è stato chiuso, e ha avuto paura per tanto tempo di perdere la vita. Questa è una memoria che rimane scritta e che creerà paure nelle generazioni successive. L’inconscio collettivo è dato dalle informazioni di tutte le persone che abbiamo intorno”, aggiunge subito dopo il costellatore, su Radio Cusano Campus. Le costellazioni familiari vengono messe in atto in gruppo, o individualmente e sono “rappresentazioni che si muovono, acquisiscono senso. E’ una modo per aprire lo zoom al massimo, ovvero vedere cosa accade intorno a noi. E quali effetti ha quello che accade intorno a noi su di noi”, sottolinea a proposito lo Psicologo Clinico. Pare che le costellazioni familiari siano una tecnica terapeutica praticata anche coi bambini e gli adolescenti, non solo con gli adulti, tant’è che con loro “si gioca coi pupazzetti per fare una simulata, il bambino viene coinvolto nella relazione con la famiglia. A seconda del pupazzetto che sceglie, del colore, il bambino con la sua parte dell’anima sta mettendo in scena il suo vissuto. E’ un’informazione da un punto di vista terapeutico preziosissima, che ti permette di vedere il reale vissuto del bambino. Negli adolescenti è utile per capire a chi l’adolescente fa riferimento, ci sono nonni, zii, che sono dei modelli significativi che vengono messi in scenate cose. Immagini che raccontano della vita dei protagonisti e degli avi. Se una persona guarda e sta zitta, senza entrare in contatto con gli inconsci degli altri, così da lavorare nella propria anima, nel proprio sentire, succede che cambiano tante situazioni. Bisogna aspettare quaranta giorni prima che il nostro inconscio cambi, a proposito di un certo evento. Confrontandoci con gli altri prima entriamo in contatto con l’inconscio collettivo che può giudicare un certo evento preventivamente. E si rischia pure di diventare oggetto della stupidità altrui”, specifica Silvestri. Le costellazioni familiari, dunque, ci offrono la preziosa opportunità di entrare in contatto con le nostre emozioni più profonde, e capire il perché di certe sofferenze o di un certo agire. “Stiamo sciupando il posto più bello del mondo, infatti si ribella coi terremoti, di tanto in tanto. Le emozioni sono la vita dell’essere umano. Per le emozioni troviamo le nostre motivazioni. A volte ci sono emozioni positive, e altre che ci scavano dentro, e ci costringono a riflettere sui nostri comportamenti. Riconoscere e rilasciare il dolore, è l’inizio di un nuovo inizio”, fa sapere con un certo senso critico subito dopo.

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