Nina Moric e CasaPound, il matrimonio politico che tanto fa discutere è destinato a farsi. Lo ha confermato Simone Di Stefano, intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus nel corso di ECG, il programma a cura di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “Nina Moric con CasaPound? Meglio lei di Salvini o Giorgia Meloni”, ha dichiarato Di Stefano, vicepresidente di CasaPound, prima di aggiungere che c’è stato negli scorsi giorni l’incontro tra Iannone e Nina Moric.

NINA MORIC E CASAPOUND. DI STEFANO: “MEGLIO LEI DI SALVINI O GIORGIA MELONI”. ASCOLTA L’INTERVISTA
Nel parlare del feeling politico tra CasaPound e Nina Moric, Simone Di Stefano non ha risparmiato critiche a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni: “Se mi chiamassero contemporaneamente Nina Moric e Matteo Salvini? Con Salvini oggi visto che ha lanciato l’idea di una federazione del centrodestra non possiamo parlare, quindi risponderei a Nina Moric. Preferisco 100 volte lei che ha deciso di dire che apprezza il lavoro di CasaPound e che stima ciò che facciamo piuttosto che Matteo Salvini, che ha sempre avuto titubanza anche solo a nominarla CasaPound. Cento volte meglio Nina Moric. Ne sa più lei di sovranità che Giorgia Meloni, che ha votato la legge Fornero o ha sostenuto il Governo Monti. L’incontro tra Iannone e Nina Moric c’è stato e è andato bene – prosegue Simone Di Stefano – Nina vuole sostenere le idee di CasaPound, con un suo aiuto potrebbe passare un po’ più l’idea che CasaPound non è come la si descrive. Mi sembra che la ragazza abbia la testa sulle spalle e sia ben consapevole di quello che dice”.

Il vicepresidente di CasaPound, dunque, spalanca le braccia a Nina Moric e attacca Giorgia Meloni e Matteo Salvini: “Salvini è stato per un anno in televisione a criticare Mario Monti e l’infame legge Fornero, poi si allea con chi la legge Fornero l’ha fatta. Prende per il culo gli elettori, va dagli elettori e gli dice che bisogna uscire dall’euro e poi gli fa votare Brunetta e Silvio Berlusconi. Qui stanno facendo la solita cosa all’italiana, nessuno vincerà le elezioni, Berlusconi tornerà a fare il governo di grande coalizione e Salvini e la Meloni si metteranno lì nuovamente a dire che Berlusconi è cattivo e che li ha traditi, ma se ti fai tradire la seconda volta sei un coglione, non un tradito”