Era ovvio che una vicenda come quella della Consip non si placasse in pochi giorni. Il tema è ancora caldo e dice la sua in questo dibattito politico il senatore del Movimento Democratico Progressista Felice Casson che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco cos’ha detto sul tema il politico su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Consip e garantismo del Pd? Ne parla Renzi e dice la sua anche il Sen. Felice Casson  del Movimento Democratico Progressista. Ecco i passaggi chiave della sua diretta su Radio Cusano Campus:

Sul garantismo di Matteo Renzi: “C’è un Renzi altalenante. A seconda dei casi e delle circostanze, si pronuncia in maniera diversificata. E’ sufficiente ricordare i casi di alcuni ministri dei precedenti governi in cui il comportamento di Renzi andava in un senso piuttosto che in un altro, non seguendo una logica e una coerenza. Io invece penso che bisogna sempre distinguere l’aspetto giudiziario dalla questione politica. Da un punto di vista giudiziario non c’è alcun dubbio che vada rispettata la presunzione d’innocenza prevista dalla nostra Carta costituzionale, ma questo non impedisce una valutazione politica diversa su situazioni dubbiose o addirittura gravi che nella storia di un politico possono accadere, come nel caso del ministro Lotti”.

Sul MDP che ha chiesto a Gentiloni la sospensione delle deleghe al ministro Lotti. “E’ un contributo ad una cultura diversa della giustizia a livello politico. Nella nostra proposta di mozione separiamo in maniera netta quella che è la vicenda processuale. Ci sono degli episodi che dal punto di vista sociale e politico meritano un approfondimento ed una valutazione diversi. Una materia molto delicata come quella dello scandalo Consip ci sono dei comportamenti che noi definiamo non irreprensibili dal punto di vista di un ministro di questo governo, sul quale chiediamo che il governo faccia chiarezza. Il governo deve prendersi le proprie responsabilità e se lo ritiene opportuno valutare anche la sospensione delle deleghe a Lotti finchè non sarà chiarita la sua posizione nella vicenda Consip. E’ una decisione che potrebbe prendere anche lo stesso Lotti. Io penso che questo farebbe del bene alla politica in generale, ma in particolare al governo e allo stesso ministro”.

Sul reato di traffico di influenze contestato a Tiziano Renzi: “Questo reato è stato approvato dall’attuale maggioranza in Parlamento all’inizio di questa legislatura. E’ una fattispecie penale nuova. Ci sono due tipi di critica: la formulazione troppo generica e la necessità di intervenire in queste situazioni con una configurazione tecnica più specifica, ma soprattutto con una pena adeguata. ”.

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