Cambia continuamente lo scenario della sinistra in Italia. Congressi, scissioni e quant’altro… non c’è da annoiarsi in politica. Una delle più rilevanti novità è Campo Progressista che vede l’avvocato Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, in prima linea. Il politico è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Riportiamo di seguito le sue dichiarazioni più importanti su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano.

Giuliano Pisapia e il suo Campo Progressista? Spiega tanto di questa novità l’ex sindaco di Milano in prima persona e lo fa in diretta su Radio Cusano Campus. Ecco i passaggi chiave:

Sul fatto che domani ci sarà la convention nazionale di “Campo progressista” al Teatro Brancaccio a Roma: “Campo progressista per ora è una speranza, da sabato a Roma diventerà realtà. Non sarà un partitino ma un soggetto politico culturale che raggruppa persone che vogliono un nuovo centrosinistra, ampio, aperto, progressista che si assuma la responsabilità di governare. In passato sono già stati fatti dei tentativi, il problema è che questi tentativi sono sempre partiti dall’alto. Tutti dicono che bisogna partire dal basso, noi lo stiamo facendo concretamente”.

Sull’esperienza milanese: “A Milano ci siamo impegnati e siamo riusciti a mettere insieme forze e persone che non si parlavano da anni e che però avevano gli stessi valori e gli stessi obiettivi. Quando si è capito che Milano poteva aprirsi ad un nuovo centrosinistra ampio, in cui ognuno diventasse protagonista, abbiamo realizzato questo progetto. A Milano ce l’abbiamo fatta, in Italia è più complicato ma ci proveremo”.

Sulle primarie del Pd: “Io mi aspetto che siamo primarie contendibili, perché a volte le primarie si fanno ma hanno un esito scontato. Mi piacerebbe che non si parlasse di soggetti singoli, ma di cose concrete da fare. Poi mi aspetto che il Pd faccia una scelta definitiva di guardare a sinistra e di decidere una volta per tutte che il campo del Pd è il campo di centrosinistra e quindi salvaguardare una coalizione che, se unita, potrebbe cambiare completamente la prospettiva futura del Paese. Oggi il Pd governa col centrodestra, è una contraddizione in termini. Questo cambio di rotta lo può fare anche Renzi se abbandona l’idea dell’uomo solo al comando e del giglio magico.

Sul fatto che Sinistra Italia e Possibile pensano che vogliano fare la stampella del Pd: “E’ una polemica assurda. Chi mi conosce sa perfettamente che io il Pd l’ho sconfitto a Milano, abbiamo governato bene a detta di tutti. Spero ci si possa ritrovare col Pd, non solo su singole battaglie e singoli temi, ma in una coalizione più ampia possibile. Loro non ci credono, io ci credo e tantissimi in Italia lo chiedono”.

Sulla possibilità di fare il sindaco di Roma: “Ogni volta che vengo a Roma mi fermano le persone e mi dicono: venga a fare il sindaco qui a Roma”.

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