Un’aula magna gremita in ogni ordine di posto e una diretta facebook con oltre 3000 visualizzazioni per un seminario di approfondimento dal titolo “Come entrare nel mondo del lavoro”, quasi un messaggio di speranza per chi non vuole rassegnarsi alle difficoltà vissute dai giovani del nostro Paese sotto il profilo occupazionale. L’Università degli studi Niccolò Cusano, sulla spinta impressa dal progetto “Amici della UniCusano”, ha strutturato un evento che si è articolato in due momenti ben distinti: l’introduzione del direttore di radio Cusano Campus Gianluca Fabi con la presentazione dell’ufficio Stage e Job Placement e l’intervento del dott. Alessandro Amadori, psicologo, saggista, sondaggista italiano, autore del libro “Come preparare il curriculum vincente”.

Il dott. Amadori, vice Presidente dell’Istituto Piepoli, ha esortato i giovani presenti a non perdere la speranza nel futuro e nelle possibilità occupazionali che potranno presentarsi loro: “L’Italia, malgrado le difficoltà, resta una grande potenza economica, industriale e manifatturiera. Il sistema Paese, purtroppo, non è organizzato per far emergere spontaneamente queste potenzialità rispetto alle realtà di Gran Bretagna, Francia e Germania, dove i canali di reclutamento sono più consolidati e diffusi. Oggi lo scenario del mondo del lavoro è decisamente più complesso di quanto fosse 10,20 o 30 anni fa, bisogna darsi più da fare. Questo non significa che le opportunità non ci siano ma che è più difficile raggiungerle”.

La concomitanza del seminario con la Festa Internazionale delle Donne ha condotto, quasi fisiologicamente, il dott. Amadori a parlare di donne e mondo del lavoro:

“Il nostro Paese sconta un ritardo storico ma negli ultimi 4-5 anni c’è stato un incremento molto forte dell’occupazione femminile. In questo senso Milano può essere considerata una città guida, anche se non basta un caso virtuoso per colmare un gap che esiste e che va necessariamente colmato”.

Affrontando il tema dal punto di vista di coloro che offrono posti di lavoro, in primis le aziende, il dott. Amadori ha specificato quali sono gli elementi che vengono considerati assolutamente imprescindibili nella ricerca di un candidato ideale:

“Le aziende cercano due cose: motivazioni e competenze. In questo senso l’atteggiamento conta più dei contenuti e una forte motivazione abbinata ad una ferrea volontà e a spirito di sacrificio, possono aprire le porte per numerose opportunità. Avere competenze specifiche resta fondamentale ma nel matching tra domanda ed offerta contano soprattutto le motivazioni”.

Al termine del seminario si è consumato un piacevole fuori programma con l’intervento del prof. Nicola Piepoli che non ha voluto aggiungere molto alle parole del dott. Amadori se non una interessantissima distinzione tra meritocrazia e mediocrazia che ha lasciato nella platea uno spunto di riflessione e approfondimento da cui partire per leggere nella maniera corretta tutte le sfumature che costituiscono l’attuale panorama occupazionale del nostro Paese.