Più donne medico, più soldi per coloro che diverranno mamme. Questa la decisione dell’Enpam – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici – grazie ad “una proposta che viene dal basso” dice Gabriele Discepoli, direttore della comunicazione dell’ente. “Il regolamento interno è stato modificato per andare incontro alle loro esigenze. Abbiamo osservato che le dottoresse lamentavano una crescente difficoltà nel conciliare la propria vita professionale, con quella personale familiare. Guardando come si è evoluta la maternità negli ultimi dieci anni abbiamo visto che l’età media di chi richiedeva un’indennità di maternità è aumentata di un semestre, nel giro di dieci anni. Ultimamente le dottoresse avevano un’età media di 35 anni e 6 mesi quando diventavano mamme”, ha aggiunto subito dopo Discepoli a #genitorisidiventa.

“Le rappresentanti della categoria medica sono capitanate da Annamaria Calcagni che ha raccolto le istanze dalla periferia al centro. Era una doverosa presa di posizione – ha specificato deciso l’addetto stampa dell’Enpam – guardando ai numeri che ci dicono sempre qualcosa. Abbiamo visto che nell’ultimo decennio le donne sono aumentate tantissimo nella categoria. Un aumento di 34 mila dottoresse in camice bianco, abbiamo visto che il numero delle maternità rimaneva stabile. Vogliamo mettere in condizioni le dottoresse di farlo quando decidono. Gli studi in medicina durano moltissimo, tra la laurea e la specializzazione, una dottoressa entra nel pieno del mondo del lavoro a circa 30 anni, e potrebbe desiderare di avere una maternità prima. Abbiamo pensato alle future dottoresse, alle studentesse che non hanno terminato il percorso di studi e che si trovano a dover affrontare una gravidanza. L’indennità è prevista per le dottoresse che intraprendono la libera professione. Alle libere professioniste abbuiamo sempre garantito un’indennità minima, fino all’anno scorso di circa 1.000 euro al mese, chi guadagna oltre una certa soglia ha un calcolo che viene fatto oltre un certo reddito. Va tutto in proporzione al fatturato.”

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