Il Sen. Stefano Esposito (PD) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus.
Esposito è intervenuto in merito al dibattito avvenuto nel PD sul Congresso. Dopo essere stato richiesto, infatti, molti suoi colleghi sembrano aver cambiato idea definendolo un “votificio” e una “gazebata”. “Cuperlo dice sempre cose ampiamente intelligenti, che poi siano condivisibili o meno è un altro paio di maniche –ha affermato Esposito-. Ma non è uno che parla per slogan. Il nostro Paese ha una memoria da cardellino. Subito dopo la sconfitta nel referendum si era alzato il coro ‘Congresso, Congresso’, da Speranza a Bersani. Abbiamo fatto prima una direzione, poi un’Assemblea nazionale in cui Renzi si era detto disponibile a fare il congresso. Arrivati al momento della decisione gli stessi Speranza e Bersani hanno detto che era meglio non farlo perchè è un votificio, una gazebata. E’ difficile stare dietro agli umori di certi miei colleghi di partiti. E’ come dire: chiedo il congresso, però se penso di perderlo dico che è meglio non farlo”.

Per quanto riguarda le elezioni ha dichiarato : “Io sono tra quelli che pensano che bisogna andare a votare entro giugno, credo che agli italiani vada ridata la parola. Altrimenti continuiamo in questa perenne campagna elettorale che non aiuta neanche a chiarire quali sono i programmi e chi ne paga le conseguenze è il Paese. E questo lo dico al netto del fatto che Gentiloni e il suo governo fanno quello che possono. Quello sulla legge elettorale mi sembra tutto un traccheggiamento. Io non rimpiango la coalizione, vorrei che tutti ricordassero quanto l’Ulivo ci ha fatto sognare ma quanto poi ci ha fatto soffrire quando si è trattato di governare. Le coalizioni hanno sempre funzionato quando erano contro qualcuno, non per governare. Emiliano che spiega che le riforme non si fanno col centrodestra, mi potrebbe spiegare la legge elettorale con chi la cambiamo in Parlamento? I 5 stelle non ci staranno mai. Perchè dovrebbero votare una riforma elettorale che favorisce le coalizioni? E’ l’Abc della politica. Si possono fare 3 cose: togliere i capilista bloccati alla Camera, alzare la soglia di sbarramento a Camera e Senato e inserire la doppia preferenza di genere anche al Senato, e basta. Queste sono 3 modifiche a cui anche il M5S farebbe fatica a dire di no. Invece mi pare che ci sia una voglia di traccheggiare e dire che sia meglio arrivare al 2018, secondo me è un errore. Napolitano non mi ha sorpreso perchè anche da Presidente della Repubblica è sempre stato un suo must quello di portare a termine la legislatura, lo abbiamo visto anche nel post Berlusconi. Abbiamo bisogno di un governo forte per affrontare le tempeste che avverranno in Europa nei prossimi mesi. La Le Pen ha detto una cosa che non si sentiva dai tempi del partito comunista italiano negli anni 50: usciamo dalla Nato. Trump tifa per questa situazione perchè l’Europa per lui è un fastidio, è un grande mercato unitario e lui preferisce avere tanti piccoli nanetti con cui trattare”.

Ha esposto anche la sua poca preoccupazione sulla scissione D’Alema, anche perché gli italiani non saranno lì ad applaudirlo: “D’Alema ha coltivato un rancore anche personale nei confronti di Renzi, io onestamente della scissione di D’Alema sono poco preoccupato –ha dichiarato Esposito-. e D’Alema si candida direttamente non credo che gli italiani saranno lì ad applaudirlo. Bersani sta lavorando per porre un tema, la riapertura di una discussione, certamente il clima anche nei rapporti si è molto irrigidito, credo che le sue parole abbiano favorito un allentamento della tensione e oggi mi auguro che si riapra un confronto in merito. Anche se in realtà il vero problema è tra chi pensa alle elezioni subito e chi no”.

“Faremo lo stadio nel rispetto delle regole” ha scritto Virginia Raggi con un tweet  taggando Francesco Totti, ma secondo Esposito la sindaca ha solo tentato di distogliere l’attenzione da quelli che sono i veri problemi della città. “Raggi ha fatto un tweet per distogliere l’attenzione sperando che tutti si dimentichino dei guai che sta attraversando. Se la Raggi scrive un tweet di quel tipo bisognerebbe chiedergli chi gli sta proponendo di fare quello stadio violando le regole. Allora ci dica se la proposta della Roma sia contro le regole. Questo dimostra lo stato confusionale del sindaco di Roma e del M5S. Io auspico che si riprendano in fretta e comincino a governare”.