Tiene banco la questione del Decreto Ammazza Telematiche l’ex Ministra Stefania Giannini ha firmato poco prima di dismettere i panni istituzionali. Dice la sua Roberto Zarriello, giornalista di Tiscalinews, che è intervenuto ai microfoni dello “Speciale Università”, condotto da Gianluca Fabi, Livia Ventimiglia e Alessio Moriggi. Ecco cos’ha detto la nota penna su Radio Cusano Campus.

Non ci stanno le telematiche ad essere uccise da un decreto da molti considerato folle e mirato. Lo sostiene apertamente il giornalista di Tiscalinews Roberto Zarriello. Ecco cos’ha detto in diretta su Radio Cusano Campus:

Riguardo il decreto ammazza telematiche: “E’ chiaro che potrebbe trattarsi di un colpo di coda al veleno della Giannini. Basta fare due conti per capire che questo decreto può mettere in crisi un’università telematica. Il modello risulta insostenibile e quindi questo decreto è stato ribattezzato ammazza telematiche”.

Sulle ragioni possibili del Decreto: “Perché si è deciso di farlo? Parto dal presupposto che ci sia un Ministero che debba vegliare sulla qualità dei contenuti didattici delle università, purché questo avvenga indistintamente sia per le università pubbliche sia per quelle private. Oggi esiste l’innovazione, poter decidere di pensare in modo diverso rispetto al passato. Può essere innovativo anche decidere di restare in un paesino della Sicilia o della Calabria e costruire il futuro lì, anziché andando a Milano, scegliendo di iscriversi ad un’università telematica. Se il Miur individua un’università telematica che non fa il proprio lavoro fa bene ad intervenire, se invece si interviene a priori non va bene. Questo è un ragionamento anteriore alla valutazione della qualità di un ateneo.

Sul tema centrale della discussione: “Il tema non è il muro contro muro pubblica contro telematica, il tema è che l’innovazione ti deve consentire di fare in modo diverso le stesse cose di sempre. Se tu fai un decreto del genere, fai un decreto ammazza telematiche a tutti gli effetti. Il Miur dovrebbe chiedersi perché in questi anni le università telematiche sono cresciute? Perché l’università pubblica non riesce a garantire gli stessi servizi delle università telematiche di eccellenza?”

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