Come sta messa la sinistra italiana? Bisognerebbe capire se esiste ancora. Lo mette in dubbio Giuseppe Civati, leader di Possibile, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. L’occasione è stata buona per parlare di Matteo Renzi, i 5Stelle e il rapporto tra politica e media. Ecco i passaggi chiave della diretta su Radio Cusano Campus.

Ogni occasione è buona per un po’ di sana auto-analisi. Ecco perché non si tira indietro a parlare della sinistra italiana Giuseppe Civati, leader di Possibile, su Radio Cusano Campus. Di seguito i passaggi più importanti dell’intervista:

Sulla sinistra in Italia: “La sinistra fatica perché il Pd è stato un grande equivoco fino all’altro ieri, nel tenere insieme uno sguardo dell’establishment con quello della sinistra. Anche nei giorni scorsi Renzi ha ribadito lo stesso schema che non sta né in cielo né in terra. L’altro equivoco grandioso è quello del M5S, che ha ricette molto vicine ai temi della sinistra ad esempio sulla questione della povertà, ma poi in modo molto malizioso scimmiotta la Lega sull’immigrazione. C’è bisogno di qualità politica, la sinistra deve occuparsi di quello, senza avere ambiguità. Noi ci stiamo provando, non è semplice perché il sistema politico è già logorato e occupatissimo”.

Su Renzi: “Bersani e Speranza hanno votato le riforme di Renzi, sul lavoro, sulla scuola, sull’ambiente. Se questo equivoco continua a dominare la scena alla fine non si costruisce niente di nuovo. L’unico modo per salvare il PD è non votarlo e votare un’altra cosa che non sia la destra. C’è bisogno di costruire un’alternativa in un campo progressista”.

Sulle interviste a Renzi e Berlusconi e alla contemporaneità casuale: “Non credo che ci siano retroscena, loro lo dicono apertamente. Per fare la rima più che retroscena c’è una situazione nazarena. L’intervista più lucida tra i due l’ha fatta Berlusconi. Anche la battuta sui pranzi veloci con Renzi era folgorante, anche se sono due persone che si vogliono bene”.

ECCO QUA IL PODCAST DELL’INTERVISTA