Accesissima la polemica sui migranti in Italia. La morte della ragazza non è stata che una scintilla su una polveriera di cui da tempo si parla. Dice la sua Manlio Di Stefano, capogruppo del M5S in Commissione Affari Esteri e delegato al Consiglio d’Europa per le politiche sui migranti, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia. Ecco il punto di vista sul tema del pentastellato espresso su Radio Cusano Campus.

Destra, sinistra, centro: da ogni lato politico arrivano testimonianze ed opinioni sul tema dei migranti. L’attualità ha riacceso i riflettori là dove la polveriera non s’era mai disinnescata. Ecco il contributo su Radio Cusano Campus Manlio Di Stefano, capogruppo del M5S in Commissione Affari Esteri e delegato al Consiglio d’Europa per le politiche sui migranti:

Sul piano sui migranti: “Il piano di Minniti è terrificante, fallimentare. Lui sostiene che questo piano è solo per gli elementi pericolosi, quindi già confessa che non risolverà nulla sul piano dei flussi migratori in generale. Lui parla delle persone che sono in questo momento in attesa di partire dalla Libia e dalla Siria, queste persone secondo la legge hanno diritto a chiedere asilo quindi non vanno nei Cie. Il fatto che lui parli dei Cie significa semplicemente che vuole alimentare un business che già esiste, che è quello delle cooperative che utilizzano i Cie anche per fare profitto. Quello dei Cie è un non problema, nei Cie ci va il migrante che non ha diritto d’asilo, sta lì un paio di giorni prima di essere messo su un aereo e rimpatriato e su questo siamo tutti d’accordo. Il problema è che oggi vengono utilizzati come luoghi dove vengono stipati i migranti a tempo indeterminato, finchè gli scadono i termini di 2 mesi e vengono messi in libertà. E’ il caso dell’attentatore di Berlino che era stato in un Cie di Caltanissetta e poi è andato a Berlino a fare l’attentato. Il problema è politico, bisognerebbe fare accordi bilaterali con gli altri Paesi, noi questi accordi li abbiamo soltanto con 5 Paesi”.

Sulla posizione dei 5Stelle: “Noi vogliamo che tutti gli aventi diritto siano accolti ma in Italia abbiamo in questo momento tra i 75mila e 400mila irregolari, ovvero gente che non dovrebbe esserci. E questa gente va rimpatriata, ma per farla bisogna avere un meccanismo che funziona”.

Sul legame tra Cie e criminalità: “Mafia capitale ci insegna che coi migranti si fanno più soldi che con la droga, come diceva Buzzi ed è un dato vero. Noi abbiamo fatto una proposta molto concreta: assumiamo 15mila giovani laureati in materie giuridiche e sociali, formati gratuitamente dall’UNHCR e la Croce Rossa, che possano snellire le procedure dei richiedenti asilo. Se noi riduciamo questi tempi d’attesa risparmiamo soldi, snelliamo il processo, lo togliamo dalle mani della mafia e diamo più garanzie ai migranti. Minniti invece continua con la solita politica del far finta di niente, la butta in caciara, cerca un modo per far parlare di sé anziché cercare soluzioni”.

ASCOLTA QUA IL PODCAST DELL’INTERVISTA