Doveva succedere, prima o poi. Nel calcio, come nella vita, è solo questione di tempo, anche di fronte alle squadre definite corazzate, o più semplicemente, attrezzate per vincere o per lottare per qualche traguardo. E’ caduto il Chelsea, e non è successo in una partita qualsiasi. E’ capitato contro una signora formazione, magari corta, rispetto ai titolari, ossia senza delle grandi alternative all’undici di base, in panchina, di fianco a mister Pochettino. Il Tottenham ha già fatto vedere di quale pasta è fatto la passata stagione quando, quasi fino alla fine, ha chiuso la strada a una vittoria per distacco al Leicester, al suo primo titolo britannico. E poi c’è quella rivalità, quella vera, per chi, come Harry Kane, validissimo e generoso attaccante biancoblù, è cresciuto come tifoso, da bambino, degli “Hotspurs”. Lui, proprio, alla vigilia, aveva detto, ai compagni: “Loro (il Chelsea, n.d.r.) possono ottenere quel benedetto record in ogni parte del Regno Unito, non qui, non a White Hart Lane, non davanti al nostro pubblico”.
Così, in una fredda serata londinese, ma non piovosa come lo scorso week-end, il Tottenham ha vinto 2-0, con una rete per tempo, meritando il successo oltre la doppietta di Allì; perché nel primo tempo il centrocampo di Conte non ha filtrato ed era penetrabile per vie verticali come la lama sul burro. Si è visto il Chelsea a sprazzi nel primo tempo e, a inizio ripresa, quando colpito nell’orgoglio e nella dignità di capoclassifica. Ma per il resto la compagine di casa ha ottenuto tre punti dimostrando che non è soltanto la classica squadra da corsa, come ci raccontavano negli anni passati. Dopo 13 vittorie cade la prima della classe, e il campionato inglese resta aperto. Il record dell’Arsenal di inizio secolo, 14 vittorie di fila, è salvo. Nella serena attesa che si risvegli il Liverpool e che si risveglino due eterne incompiute, il Manchester City di Guardiola e l’attuale formazione dei “Gunners” di Venguere. Di certo da questa stracittadina londinese escono al rialzo, le quotazioni del Tottenham.