A sette anni ha cominciato a programmare software. Quando ne aveva 12 progettava siti web: naturale che a 16 si fosse già tuffato nel mondo delle app per smartphone. Nel frattempo studiava marketing.

È il più giovane nella lista dei trenta under trenta più influenti al mondo diffusa dalla rivista americana Forbes ed è stato appena inserito tra i 50 personaggi da tenere d’occhio nel 2017 insieme a Trump, Putin, Musk ed una folta schiera di professionisti di alto profilo.

Oggi è consulente di aziende che fatturano centinaia milioni l’anno. Si definisce “digital life coach”, gioca e lavora con la tecnologia, s’è posto l’obiettivo tanto ambizioso quanto diffuso di migliorare il mondo. Jacopo Mele ha 23 anni, continua a mietere record da baby-fenomeno e ha deciso di raccontare la sua storia ai microfoni di Open Day, sugli 89.100 FM di Radio Cusano Campus.

 

Jacopo, avere tante ambizioni come ne hai tu comporta un carico di responsabilità particolarmente gravoso? Come ti rapporti con il peso delle responsabilità?

 

“La responsabilità che sento maggiormente è quella di restituire alle persone un risultato commisurato alla fiducia che ripongono in me. È certamente pesante ma a me piace lavorare divertendomi e questo è possibile solo se ci si mette passione”.

 

Cosa intendi quando dici di voler migliorare il mondo?

 

“Io credo che noi tutti nasciamo con questo obiettivo, lasciare ai nostri figli un mondo migliore rispetto a quello che abbiamo trovato. Nel mio caso vorrei sensibilizzare le persone verso uno sviluppo etico della tecnologia”.

 

Pur essendo giovanissimo ti prodighi con impegno affinché i giovani, che magari hanno anche qualche anno più di te, possano avere opportunità di sviluppare il loro talento. In questo senso hai contribuito allo sviluppo di un progetto che fa capo a Jacopo Gambuti, uno studente dell’Università N. Cusano, che si è aggiudicato un premio all’interno della Business Plan Competition “Start Cup Lazio 2016”.

 

“Si, mi piace aiutare chi lavora sodo e Jacopo è uno di questi. L’ho seguito nella fase embrionale del progetto IPS ma la strada che l’ha condotto al premio e ai riconoscimenti ottenuti è solo merito suo”.

 

Jacopo, che cosa fa un digital life coach?

 

“Il digital life coach è l’allenatore della vita digitale di un’azienda. Affianca i dirigenti di primo livello nelle scelte strategiche che riguardano il mondo digitale non pescando al posto loro ma insegnando a pescare nel mondo digitale. Io li aiuto a scegliere l’approccio giusto al cliente, tenendo in seria considerazione il fatto che le esigenze del cliente cambiano di continuo”.

Clicca sotto per ascoltare l’intervista integrale a Jacopo Mele