“Ancora una volta, l’attacco ha potuto occorrere in gran parte per via di debolezze dei sistemi di sicurezza europei che  sono stati di nuovo “bucati” da un soggetto che, ispirato in maniera più o meno indiretta dalla propaganda o dai predicatori del Daesh, ha semplicemente potuto e voluto sfruttare quelle vulnerabilità che sono ben note ai “maestri” della guerra ibrida”. Lo ha detto il Prof. Marco Lombardi, direttore di ITSTIME, ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus.

“A seguito dell’attacco a Berlino due sono gli spunti di riflessioni interessanti relativi -ha spiegato Lombardi-: il primo allo specifico caso di Amri, il secondo legato al cambiamento di percezione della popolazione in relazione alle misure di sicurezza che si sono adottate a seguito dell’attentato”.

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