Per Virginia Raggi a Roma il momento è complicato. Roberto Giachetti, deputato dem, vicepresidente della Camera, suo sfidante alle ultime elezioni, attacca: “La città è ferma, siamo allo sbando, nel movimento cinque stelle faida interna e interesse rivolto solo alle poltrone”. Roberto Giachetti ha criticato Virginia Raggi per quanto sta accadendo a Roma intervenendo questa mattina su Radio Cusano Campus nel corso del format ECG. 

ROMA, L’ATTACCO DI ROBERTO GIACHETTI A VIRGINIA RAGGI: CITTA’ FERMA E ALLO SBANDO. ASCOLTA QUI L’INTERVISTA INTEGRALE SU RADIO CUSANO CAMPUS

Roma. Sulla questione bilancio Roberto Giachetti è categorico: “Lo stop dei revisori del Campidoglio per il bilancio? Siamo allo sbando, ora dobbiamo capire cosa succede, anche perché non è che è stata fatta una correzione o un rilievo, è stato detto che va smontato e rimontato il bilancio, il che significa che deve ricominciare a fare tutti i giri, tra giunta e municipi. E’ una situazione che alla luce delle parole trionfalistiche di Virginia Raggi di qualche settimana fa, quando diceva che il bilancio sarebbe stato approvato entro il 23 dicembre, fa riflettere. Il problema più grande è che sono sei mesi che si discute soltanto di poltrone, di nomi, di faide interne al Movimento Cinque Stelle, la città è ferma e noi questa cosa non ce la possiamo permettere”.

 

La critica di Roberto Giachetti alla sindaca Virginia Raggi è eloquente: “Il problema è che ci sono delle scelte da fare. Qualcuno non comprese bene la mia decisione di presentare la squadra al completo un mese e mezzo prima del primo turno. A Roma la situazione è complessa, ci sono tanti problemi, proprio per questo era necessario fare in modo che un secondo dopo che si fosse eletti si fosse in grado di amministrare la città. Avere una squadra pronta in anticipo avrebbe consentito a tutti di analizzare uno per uno i nomi e non trovarsi nella situazione in cui si stanno trovando i cinque stelle. C’è stata una sottovalutazione del grande lavoro che c’è da fare a Roma. E poi c’è arroganza, scarsa umiltà. Tutto si è girato dando la colpa esclusivamente alle responsabilità del passato. Il tema delle responsabilità del passato, che ovviamente ci sono, può essere usato una settimana, quindici giorni, un mese. Dopo sei mesi diventata scontato”.

Secondo Roberto Giachetti si può aprire un dialogo tra la sindaca Virginia Raggi e le opposizioni in Campidoglio: “Io non ho mai fatto muro contro muro, ho tenuto aperto un dialogo, ovviamente nella distinzione dei ruoli. Da quando il Sindaco si è presentato con le linee programmatiche nelle quali ho messo in evidenza che purtroppo c’era il vuoto, da quando ho cercato di argomentare il perché non bisognava rinunciare alle Olimpiadi per poter fare investimenti che sono necessari, ho indicato tutta una serie di iniziative che era ovviamente offerta alla valutazione di chi ha in mano le redini della città. Abbiamo sempre ricevuto una sorta di ‘mettetevi da parte voi che siete responsabili del disastro del mondo’, ci hanno sempre risposto ‘ghe pensi mi’ e purtroppo il ‘ghe pensi mi’ è sotto agli occhi di tutti. Hanno detto che bisogna rinunciare alle Olimpiadi perché ci si doveva occupare dei problemi quotidiani dei romani. Andiamo a chiedere ai romani come si stanno occupando dei loro problemi. Uno dei simboli di questa città è la galleria Pasa. Questa galleria è stata chiusa solo in un tratto due mesi fa e l’altro tratto sta con i bandoni arancioni da due mesi. Nessuno fa niente. Questa è responsabilità del passato? Virginia Raggi – prosegue Roberto Giachetti – non si è occupata del futuro, rinunciando alle Olimpiadi, ma non si occupa nemmeno del presente. Noi abbiamo sempre dimostrato assoluta disponibilità ma non ci è mai stata chiesta nemmeno una opinione”.

Sull’eventuale possibilità di tornare a votare Roberto Giachetti non si sbilancia: “Se Virginia Raggi arriverà a fine mandato? Questo non lo so, io dico semplicemente che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Qui non siamo all’asilo, hanno preso centinaia di migliaia di voti che avevano fiducia nella loro voglia di cambiare. E’ stata eletta, ha la responsabilità dei voti che ha preso, deve governare. Se non è in grado di farlo, dichiari fallimento e allora si andrà a nuove elezioni. Ma hanno detto ai romani di essere pronti a governare questa città, lo devono fare”.