La prima volta che chiamai Dario Fo ero insieme ad Andrea Di Ciancio, amico e collega con cui conduco su Radio Cusano Campus il format ECG. Eravamo entrambi molto emozionati e, a dirla tutta, anche un po’ preoccupati. Non capita tutti i giorni di parlare con un premio Nobel per la letteratura. Non capita tutti i giorni di chiacchierare con Dario Fo

Non appena Dario Fo disse “pronto”, dall’altra parte della cornetta, ansie e timori svanirono. Era come parlare con uno zio conosciuto da tempo, sempre disponibile, sempre voglioso di condividere aneddoti ed esperienze, sempre pronto a dire la sua su ogni tipo di argomento.

Con Dario Fo, che abbiamo poi avuto la fortuna di ospitare diverse volte su Radio Cusano Campus, abbiamo parlato di tutto. Dalla politica all’immigrazione, dalla cultura al teatro, dalla pittura all’arte in senso lato.

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E' morto Dario Fo. Il ricordo delle tante volte che lo abbiamo ospitato su Radio Cusano Campus
E’ morto Dario Fo. Il ricordo delle tante volte che lo abbiamo ospitato su Radio Cusano Campus

“Gli immigrati sono un nemico inventato dal potere per scatenare nelle strade una guerra tra poveri”, ci diceva sempre Dario Fo quando parlavamo delle delicate questioni sociali che arrivano dalle periferie delle nostre città.

Un’altra volta Dario Fo ai nostri microfoni espresse tutto il suo disgusto su mafia capitale. “Chi lucra sugli ultimi mi fa schifo”, ci disse commentando gli affari delle cooperative su rifugiati, rom emigranti.

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E' morto Dario Fo. Il ricordo delle tante volte che lo abbiamo ospitato su Radio Cusano Campus
E’ morto Dario Fo. Il ricordo delle tante volte che lo abbiamo ospitato su Radio Cusano Campus

In scena, a teatro. Con la scrittura, sui libri.  Con la pittura, nei suoi quadri. Dario Fo ha sempre cercato di parlare di integrazione. Usando ogni mezzo a sua disposizione per mettere in guardia il popolo. “Lo sfruttamento della gente che arriva dall’estero è raccapricciante e nessuno ne parla. E’ tutto coperto, nascosto, dimenticato. Come la storia di Ion Cazacu, ‘Un uomo bruciato vivo’, che ho ripercorso in un dialogo con la figlia edito da Chiarelettere.  Si ripete da parte nostra sugli altri quello che noi abbiamo subito quando eravamo noi gli emigranti che partivano in cerca di un futuro migliore. Questo è grottesco e tragico insieme: siamo quasi come schiavi che hanno imparato a far schiavi gli altri”. Dario Fo ne era convinto e ce lo gridava a gran voce ogni volta che lo chiamavamo.

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dario fo morto oggi a novant'anni
dario fo morto oggi a novant’anni

L’Italia, ci diceva accorato Dario Fo quando interveniva su Radio Cusano Campus,  sta diventando un Paese sempre più razzista: “Ha perduto gran parte della propria cultura e della propria civiltà. E non capiamo che perdere questi elementi significa distruggere un popolo. Ce la prendiamo con gli immigrati, ma perché ci si lamenta che siano qui? Pagano le tasse, danno vantaggio alla nostra economia e nonostante questo vengono perseguitati”.

Con Dario Fo abbiamo avuto modo di affrontare anche la questione terrorismo. Fu nostro ospite dopo gli attentati di Parigi.  Ecco quello che ci disse.

Una volta, invece, con Dario Fo parlammo di referendum costituzionale. E il premio Nobel morto oggi all’età di 90 anni, ebbe parole molto dure per Roberto Benigni, che schierandosi per il sì lo aveva deluso, non poco.

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Al di là di come la si possa pensare artisticamente o politicamente, con la morte di Dario Fo l’Italia e il mondo perdono un grande. Un uomo d’altri tempi, che fino all’ultimo ha mantenuto vivo il suo impegno civico e sociale, che non si è mai cullato sugli allori, che ha sempre cercato di parlare ai giovani, di stimolarne il senso critico e l’impegno. Di Dario Fo ricorderemo sempre la gentilezza e l’umiltà.Il modo in cui ti accoglieva e ti faceva immediatamente sentire a casa.