Multe pazze, la storia di Mirko è destinata a far discutere. Ecco perché gli hanno contestato un abuso edilizio decisamente singolare. Multe pazze, la disavventura di Mirko: “Ho messo due ciotole fuori dalla mia attività per far bere i cani. Mi hanno multato per occupazione di suolo pubblico e abuso edilizio”.
Multe pazze. La storia di un particolare abuso edilizio. Mette due ciotole d’acqua fuori dal proprio negozio per consentire ai cani di bere: multato per occupazione di suolo pubblico e abuso edilizio. Mirko ha raccontato la sua storia questa mattina, intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Multe pazze, la storia di un singolare abuso edilizio. Mirko, da Torre del Benaco, in provincia di Verona, spiega: “Io ho un supermercato. All’esterno della mia attività commerciale ho messo delle ciotole per far bere i cani d’estate. Le ho messe su suolo privato, voglio sottolinearlo, ho messo due ciotole d’acqua su un tappetino 30×30, per consentire a tutti i cani che passano di qui di poter bere acqua fresca, visto che la cambiamo ogni due ore. L’altro giorno è arrivato un agente della polizia locale con una sanzione già preconfezionata con una foto scattata all’una di notte del giorno precedente che mi sanzionava per occupazione di suolo pubblico per abuso edilizio, intimandomi lo sgombero dell’intera area entro cinque giorni. La multa è di 100 euro, perché mi hanno detto che sono stati buoni, ma la questione è il principio. Primo, le ciotole erano su suolo privato e non pubblico. Secondo, due ciotole per far bere i cani possono essere considerate abuso edilizio?”
Multe pazze, la storia di un particolare abuso edilizio. Continua ancora Mirko: “Ho chiamato il Comune, mi hanno detto che secondo loro quello è suolo pubblico, poi dopo avergli dimostrato che era suolo privato mi hanno detto di fare ricorso. Io farò, ma il problema è che il sindaco di questo paese non ama gli animali. Tanto è vero che ha inserito l’ordinanza per i padroni dei cani di raccoglierne la pipì”.