Edoardo Purgatori è uno degli attori più amati de “Un Medico in famiglia 10” che sta andando in queste settimane  su Rai Uno e che ha esordito incollando allo schermo quasi cinque milioni di italiani. Ospite del cantautore Bussoletti per la trasmissione LINGUE A SONAGLI in onda su Radio Cusano Campus, ha spiegato che non si sente di “serie B” per lavorare con Banfi, che da romano ha ancora fiducia in Virginia Raggi e che deve chiedere scusa a Tiziano Ferro.

Sulla Raggi: “Non mi piace fare politica ma parlo da cittadino. Mi auguro che, nonostante i giorni turbolenti, si lasci lavorare Virginia Raggi. Ci sono i presupposti per cambiare la città perché gli ultimi anni, da Alemanno a Marino, non sono stati dei migliori. E’ vero che la sua partenza è stata col freno a mano ma diamole tempo”.

u Lino Banfi: “Ho studiato a Londra e a New York e poi recito con Lino Banfi? So solo che Elio Germano ha iniziato con lui”.

Le scusa a Tiziano Ferro: “Tiziano, sono un tuo grande fan e scusami se ho rovinato “Non me lo so spiegare” cantandola indegnamente su Youtube. Perché l’ho fatto? In realtà non era mia intenzione, ho perso una scommessa ed ho mantenuto la mia parola. Approfitto per fare a Tiziano un in bocca al lupo, non mollare. Ci stanno sempre dei periodi difficili ma sono sempre di passaggio”. 

Su Claudio Caligari: “Non essere cattivo è un film che Caligari non è riuscito a fare per tanti anni. Lui di film poi ne ha fatti solo tre e, se si vede il risultato, non se ne capisce la ragione. Sono ancora sconcertato per la riconoscenza che non gli è stata data nei vari circuiti di festival”.

Sulla sua passone per il super-eroe Wolverine: “Io sono un po’ Wolverine. Ognuno cresce coi suoi miti ed il mio era lui. Mi sarebbe piaciuto interpretalo ma Hugh Jackman è talmente perfetto che quel ruolo sarà per sempre suo. Peccato”.

Sul suo essere italo-tedesco: “Ho studiato alla Scuola Tedesca a Roma ed anche a Berlino. Luoghi comuni a parte sulla cultura tedesca, avevamo quattro ore di educazione fisica a settimana contro quella singola italiana e, quindi, qualcosa di vero c’è sull’importanza di un fisico sano. Detto questo, il mio essere “crucco” si mischia al talento tutto italiano di sapersi arrangiare”

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