Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus. Nicola Morra ha analizzato i punti di forza del Movimento Cinque Stelle dopo le affermazioni elettorali di Roma e Torino. 

Nicola Morra è tornato sulle affermazioni del Movimento Cinque Stelle di Torino e Roma: “Il Movimento non è nessuna individualità, il Movimento è un metodo. Ci può essere chiunque, l’importante è condividere l’informazione, maturare la scelta e poi realizzare insieme quelle iniziative che dovranno essere al centro dell’attività della comunità. Se la decisione era demandata al singolo come accade nella democrazia rappresentativa era fondamentale la scelta del singolo ma se al contrario la decisione è la scelta del gruppo allora è importante lavorare come gruppo. Per questo oggi veniamo avvertiti come il movimento della proposta, non più della protesta. Stiamo diventando una forza antisistema veramente credibile con ingegneri ambientali, informatici, esperti di robotica ed economisti della circolarità che stanno sempre più ottenendo plauso con le loro proposte”.
Ricorda Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle:”Dicevano che se non avessimo candidato Di Battista a Roma avremmo perso, abbiamo dimostrato che al contrario, presentando quella che qualche tempo fa era per i più una illustre sconosciuta si può comunque vincere. Virginia è una persona solida che con grande  lucidità riesce a reggere agli attacchi a cui viene sottoposta”.
Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, ha commentato le dichiarazioni di Renzi, che ha ammesso di non considerare i successi del Movimento come un voto di protesta: “Non mi hanno sorpreso, Renzi è un ottimo comunicatore e da questo punto di vista dobbiamo essere sempre prudenti quando valutiamo le parole del nostro competitor. Lui ha favorito le banche e ha penalizzato i soggetti non bancabili. Ognuno deve essere valutato non per quello che dice ma per come si comporta. Lui ha aiutato i poteri forti, noi abbiamo un grandissimo produttore automobilistico che sta facendo pagare allo Stato italiano tantissimi costi sociali e nonostante questo si permette di pagare le tasse all’estero, in Inghilterra. Questo penso che anche a Torino sia stato ricordato. Quando un candidato della c.d. sinistra riceve apprezzamenti dall’amministratore delegato della banca più importante della città, quando sono i poteri forti che si stringono a corte a tutela di un candidato, quando il voto per questi candidati è particolarmente importanti nelle zone centrali e borghese della città, è evidente che questo partito di “sinistra” si presenta con contenuti classisti”.