Mentre si continua a discutere del caso Regeni e resta alta la tensione tra Italia e Libia, nella nostra penisola Fabrizio Bracconeri, volto noto della tv, si lascia andare a dichiarazioni sul caso Regeni che sono senza dubbio destinate a far discutere. 

Fabrizio Bracconeri ha parlato del caso Regeni intervenendo in diretta su Radio Cusano Campus. Già ieri Fabrizio Bracconeri, con un tweet, ha fatto indignare il popolo della rete parlando del caso Regeni.

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Su Radio Cusano Campus, però, parlando del caso Regeni, l’ex volto di Forum e de I ragazzi della terza C, Fabrizio Bracconeri, è andato oltre, se possibile: “Si sono indignati per il mio tweet? Solo perché nessuno ha il coraggio di dire le cose come stanno. Uno che ha 28 anni e va a fare il ricercatore, ma ricercatore di cosa? Che s’è annato a ricercà in Egitto? Perché non è andato pure in Cambogia e in Cina? I Che Guevara moderni non li capisco, questa è gente che va lasciata con i governi che si merita, è inutile che noi vogliamo cambiare gli stati, aprire tutti i concetti mentali della gente, purtroppo non è così, ci sono stati che devono stare sotto dittatura. A nessuno piace l’infibulazione ma purtroppo in alcuni posti è una tradizione, che possiamo fare, vogliamo cambiare le regole a casa degli altri se neanche le cambiamo a casa nostra?”

Continuando a parlare del caso Regeni, Fabrizio Bracconeri ha aggiunto: “Che cosa è andato a fare Regeni in Egitto, uno che dice che fa il ricercatore poi scrive per il Manifesto, ma che vai a fare, tu lo sai che lì c’è il delirio, non è che sono normali. Se tu non vai a dare fastidio a nessuno, nessuno ti da fastidio. Era lì per motivi di studio? Ma vai a studiare in Inghilterra, in Francia, in America, dove non ci sta sto rischio. Un proverbio dice che se per certi mari vari, certi pesci prendi. Ma ndo vai, che vai a ricercà la politica in Egitto, che se stanno a ammazzà? Questi che vanno a cercare di cambiare il mondo negli stati islamici, ma che ce vanno a fa? Questi so fatti così. E’ uno che è andato lì, ha fatto ricerche forse pericolose e si è trovato nei casini. Però degli operai che hanno ammazzato nessuno lo dice. Io sono contrario ai Che Guevara, se tu sei nato in Argentina non andare a rompere i coglioni a Cuba per fare la rivoluzione, falla a casa tua la rivoluzione“.