Guido Bertolaso a 360°: da quando ha deciso di candidarsi a Sindaco di Roma agli ultimi sviluppi di una campagna elettorale che non sta lesinando colpi di scena. Ospite degli studi di Radio Cusano Campus, questa mattina Guido Bertolaso ha fatto il punto della situazione sulla sua corsa al Campidoglio.

Nel corso della lunga interista Guido Bertolaso ha parlato di quanto accaduto in Belgio: “E’ una cosa che mi sconvolge. Tra le altre cose domani mia figlia e la mia nipotina dovranno prendere l’aereo in una località non lontana da Bruxelles, sono molto preoccupato. Questa situazione è allucinante: una situazione per cui anche chi governa l’Europa ed ha delle responsabilità a livello mondiale deve farsi un esame di coscienza. Quanto sta accadendo è anche la conseguenza di un egoismo profondo dell’Europa, dei Paesi ricchi. Questo guardarsi solamente sulla punta dei piedi, senza avere una visione della foresta ma preoccupandosi solamente del proprio albero, porta anche a questo genere di conseguenze. Questo non significa, specifica Guido Bertolaso, che voglio in qualche modo giustificare i terroristi, voglio semplicemente dire che queste azioni non sono solamente conseguenze di una pazzia ma anche la conseguenza dell’incapacità di riuscire a gestire problemi complessi a livello mondiale. Quanto sta accadendo in Siria non è nato per caso, non posso dimenticare quel bambino morto sulla spiaggia in Turchia né quella bambina in lacrime davanti alla Merkel. Io amo la politica della pace, che porti a fare la pace. Purtroppo poi c’è il traffico d’armi, ci sono i giacimenti di petrolio e tutta una serie di vicende che poi fanno scatenare una serie di situazioni che hanno come vittime milioni di donne e bambini. Il terrorismo pesca gli adepti nella paura, nella rabbia, nella disperazione.  Con le ruspe non si va da nessuna parte. Il problema di questi attentati temo che sia anche causato da una serie di ruspe che poi hanno portato a queste conseguenze, metaforicamente parlando. La storia ce lo insegna. Con i fili spinati, la repressione e i cannoni il genere umano non è mai migliorato. Ovviamente nel mio programma c’è la tolleranza zero contro il degrado e quando prendo un impegno poi lo porto avanti, ma a livello mondiale bisogna cercare di avere una visione diversa da quelli che si basano solamente sulla ruspa“.

 

Guido Bertolaso  sulla Capitale e lo scandalo Affittopoli: “Negli ultimi anni è mancata la progettualità. Non c’è stata progettualità in nulla se non nel delinquereAffittopoli? Si può tranquillamente parlare di voto di scambio. Questi favoritismi non accadono per caso. Quello che trovo inconcepibile è che nessuno si chieda dove stavano gli amministratori del Campidoglio. E’ arrivato il Prefetto Tronca che sta facendo un lavoro straordinario, ma possibile che fino a tre mesi fa nessuno sapesse nulla? Ora sento parlare alcuni candidati della sinistra che danno ragione a Tronca, ma dov’erano fino a tre mesi fa? Sulla Luna?  Certe volte bisogna avere il coraggio di chiedere scusa e fino ad oggi nessuno lo ha mai fatto. Se avessi fatto un millesimo di quello che sta venendo fuori avrei chiesto scusa e poi mi sarei sotterrato. E nessuno si ribella, questo è il dramma di Roma. Stiamo sprofondando nella rassegnazione, questo non deve succedere. La rassegnazione porta al non voto, il rischio astensionismo, fa notare Guido Bertolaso, ora come è ora è molto alto”.

 

Sulla prima volta che gli hanno chiesto di candidarsi a sindaco di Roma, Guido Bertolaso rivela: “Mi è arrivata una e-mail, ero in Africa, tra Natale e Capodanno. Avevo il reparto dei bambini dei quali ero responsabile con 25 posti letto e 78 bambini. Me ne erano morti 2 la mattina, altri mi sarebbero morti durante la notte. Quando ho letto la e-mail mi sono fatto una risata amara e ho scartato l’idea. Dopo la Befana, poi, sono tornati all’attacco. Stavo tornando in Italia. A quel punto ho iniziato a pensarci seriamente. Perché purtroppo anche qui a Roma si muore: di solitudine, di povertà, di fame. Per le buche, per molte ragioni. Anche non solo fisicamente, specifica Guido Bertolaso, ma spiritualmente. Così mi è sembrato giusto provare a dare una mano alla mia amata città”.

Sulla squadra e sul rapporto con Meloni e Salvini, Guido Bertolaso è ironico: “Alle “gazebarie” c’è stato un risultato eccezionale. Imprevedibile. Ecco quindi che poi si è riscatenato il polverone su di me, con la nota vicenda della Meloni che deve fare la mamma. Una strumentalizzazione incredibile contro di me che guarda caso è arrivata il giorno dopo quel risultato straordinario dei gazebo. Il selfie con Giorgia Meloni quando scriveva fatevene una ragione siamo già al lavoro? Potrei fare un selfie da solo oggi e dire sono ancora a lavoro, fatevene tutti una ragione. Mi hanno lasciato solo, ma certe volte è meglio soli che male accompagnati. Non mi sono sentito tradito, questa è la politica. Qui qualcuno vuole giocarsi il proprio futuro politico a livello nazionale sulla pelle dei romani ed io questo non lo accetto. Ecco perché vado avanti comunque. Non posso assistere al sacrificio di Roma solo per gli interessi di un singolo o di un partito che cerca di posizionarsi per quello che accadrà fra un anno, magari alle elezioni politiche. La squadra? Sto lavorando, assicura Guido Bertolaso. La bellezza di essere solo mi concede una totale autonomia. Subito dopo Pasqua dovremmo avere la squadra pronta e sicuramente la faremo conoscere ai romani, che dovranno fare anche in questo le proprie valutazioni. Meloni e Salvini hanno già detto che voteranno Raggi al ballottaggio? La battuta che mi viene da fare è che sono nel panico, non sanno più cosa dire e cosa fare, e quindi iniziano a straparlare. Chi voto al ballottaggio? Ci arrivo il ballottaggio! Non scherziamo!”.