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    1 commento su “UK: stop al carbone dal 2025. E l’Italia farà lo stesso?”

    1. Le assurdità e la demagogia espressa da chi ha ispirato questo articolo sono enormi, dimostrazione eclatante dell’assoluta non conoscenza di merito della questione energetica e del maggiore rischio strategico che l’Italia ha proprio per un “MIX delle Fonti” per la produzione elettrica totalmente squilibrato e molto più costoso dei ns. maggiori concorrenti Ue, a totale danno della competitività dell’industria manifatturiera Paese.

      Ma è possibile non rendersi conto di queste assurdità e non fare opportu8na ed adeguata informazione su temi di questa rilevanza per il Paese?

      Si sproloquia che l’Italia abbia una enorme potenza teorica installata (vero!), ma nulla si dice che questa teorica “potenza” non è per gran parte esercibile ed infatti il Paese è cronicamente importatore di elettricità per circa il 15% dei suoi consumi annuali.

      Parlare di danno ambientale causato dal Carbone, soprattutto per le emissioni di CO2 è lòa dimostrazione del pregiudizio e della strumentalizzazione e non conoscenza di merito di costoro, che dovrebbero quanto meno approfondire il tema (se davvero le emissioni dei GHG fosse un problema) della emissioni “pre-combustione” del Gas Naturale durante la fase di estrazione dai giacimenti.

      Le emissioni nocive in atmosfera dipendono dalle tecnologie che riguardano i singoli impianti e non il combustibile, soprattutto con le leggi in vigore in Ue ed in Italia per l’esercizio di questi fondamentali impianti termoelettrici.

      Ma come si fa a non rilevare che l’Italia ha già un contributo enorme dalle fonti rinnovabili (solare FV in primis, di cui siamo i primi produttori mondiali !?!) intermittenti e non programmabili, oltreché estremamente costose per la Bolletta di tutti i consumatori, con qui9ndi un rischio molto maggiore e con un danno alla competitività del Paese e della sua occupazione e benessere.

      Occorre un grande sforzo di cultura e di corretta informazione su questi temi, prima che sia troppo tardi.

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