Gabriele Eminente, Direttore generale di Medici Senza Frontiere, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). Gabriele Eminente, di Medici Senza Frontiere, è stato chiamato in causa per dire la sua a proposito  dei bombardamenti effettuati da aerei americani che hanno colpito il centro traumatologico di Medici senza frontiere a Kunduz, nel nord est dell’Afghanistan.

“Chiediamo –ha affermato Gabriele Eminente- che qualcuno ci spieghi cosa sia successo a Kunduz, e chiediamo che questo qualcuno non sia una parte in causa, cioè il governo americano, il governo afghano o l’Onu. Chiediamo che a condurre questa indagine sia una parte indipendente, imparziale, trasparente”.

Spiega ancora Gabriele Eminente di Medici Senza Frontiere: “A nostro avviso potrebbe essere la Commissione IHFFC che si occupa di analizzare eventi analoghi a questi nell’ambito del sistema umanitario internazionale. Questa Commissione è riconosciuta al momento da 76 paesi nel mondo e può essere attivata da almeno uno dei 76 paesi, tra cui l’Italia. Noi abbiamo richiesto che si attivi. Vogliamo sensibilizzare i governi di tutti quei paesi a fare propria questa vicenda”.

“E’ stato vero e proprio attacco –ha sottolineato Gabriele Eminente di Medici Senza Frontiere- perché nonostante il fatto che qualche giorno prima dei bombardamenti avessimo dato le coordinate del nostro ospedale, nonostante avessimo avvisato subito di aver subito un primo attacco, i bombardamenti sono continuati per oltre un’ora. Purtroppo c’è una deriva  pericolosa, per cui gli attacchi non si preoccupano di evitare di colpire i civili. Questa deriva è in parte motivata da situazioni abbastanza diffuse: i conflitti in cui sono coinvolti attori non statali che non si riconoscono nella Convenzione di Ginevra. E laddove attori, che invece hanno riconosciuto la Convenzione di Ginevra, con le loro azioni spingono sempre oltre il limite di quello che è tollerato e quello che non dovrebbe essere fatto. Alla fine della storia magari arrivano pure le scuse, ma arrivano dopo che un ospedale è stato distrutto e 22 persone sono morte”.

“Il nostro sforzo -ha concluso Gabriele Eminente di Medici Senza Frontiere- è quello di ristabilire la verità e ristabilire i ruoli, a beneficio di tutti, per ristabilire i principi umanitari”.