19 Jul, 2015 - 20:10

Immigrazione, Don Mazzi contro il Vaticano: "Apra i conventi"

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Don Antonio Mazzi,  è intervenuto venerdì ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, durante la trasmissione mattutina ECG Regione, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.  Molte le tematiche affrontate da Don Mazzi nel corso dell'intervista. Don Antonio Mazzi è intervenuto a gamba tesa sulla questione immigrazione: Ormai questo mondo che gira non torna più indietro, sono caduti tutti i confini, nel bene e nel male, il mondo è diventato il mondo, mentre ieri eravamo l’Italietta dalle Alpi alla Sicilia oppure eravamo l’Europa, adesso siamo il mondo quindi nel bene e nel male, dobbiamo cercare di far meglio per chi sta peggio. Il far diventare un problema un tema politico e sociale non lo capisco. E’ chiaro che quando ci sono movimenti di questo tipo, non è come muovere il Collegio delle Orsoline ma è chiaro che ormai indietro non si torna.   Da Don Mazzi, poi, un giudizio su Mafia Capitale e il business sugli immigrati: Certe volte non riesco proprio a capire che popolo siamo. A volte gli italiani sono intelligenti, svegli e arrivano prima degli altri popoli, ma quando si mettono in testa certi pallini diventano ignoranti. Non cattivi, ignoranti. Solo un ignorante può dire che si possono fare più soldi con gli immigrati che con la droga. Tornando sulla questione immigrazione, don Antonio Mazzi non le ha mandate a dire al Vaticano: In Vaticano c’è  il codino e anche qualcosa di più del diavolo. In Vaticano ci sono troppi soldi, quando sarà più povero sarà anche più vero e autentico e anche i più giovani e i meno giovani crederanno di più.  Credo che un Vaticano che esibisce una ricchezza così vergognosa, debba farsi una domanda. E’ comodo dire agli italiani di aprire le loro case quando ci sono conventi vuoti che potrebbero diventare luoghi di ospitalità anche belli. Questa dovrebbe essere la normalità. Scettico, don Mazzi, anche sul Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco:  Francesco è bravo, ma bisognerebbe parlare prima del Giubileo della giustizia che di quello della misericordia. Forse bisognerebbe mettere insieme entrambe le cose. Saltare la giustizia per arrivare alla misericordia  è un salto troppo lungo, fermarsi ad una  giustizia come quella che vediamo oggi in Italia mi pare sia una grettezza e un segno di poca democrazia e maturità di questo popolo. Speriamo almeno di riscoprire la giustizia dalla misericordia. Don Mazzi si è detto più che contrario all'idea di regolamentare e liberalizzare l'uso delle droghe leggere: In campo educativo su questi temi non devono esserci mezze misure. Il mio è un no secco.  La droga leggera non esiste, c’era forse  negli anni settanta quando sono arrivato a Milano. Oggi non esiste più, esistono sostanze che cambiano ogni giorno e non riusciamo più a decifrarle e a conoscerle. La mafia è sempre più avanti. Cerchiamo passioni diverse e più positive, dallo sport alla musica fino al volontariato, ci sono tantissime cose che sono più belle. Immancabile un passaggio di Don Mazzi su Fabrizio Corona, ospite della sua comunità: Le porte sono aperte a tutti, oggi le apro al disperato del parco Lambro, alla prostituta della stazione centrale e ad altri personaggi che bussano. Cercherà anche lui di far capire che qualcosa sta cambiando, spero. Qualcosa in lui sta cambiano, non possiamo né aspettare miracoli né pensare che non cambi niente. Il mio aiuto sarà fondamentale, lo seguo da tanto tempo. Lo spero perché un uomo che cambia così potrebbe essere un simbolo e un buon esempio per tanti ragazzi.
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