Trasporto pubblico a Roma: sono giorni di caos. Che cosa sta succedendo nella capitale? Se lo chiedono gli utenti che ogni giorno devono fronteggiare un vero e proprio inferno o i pendolari che nell’andare a lavorare sanno quando si parte ma non sanno mai se e quando si arriva. 
Sul tema è intervenuta stamattina su Radio Cusano Campus Micaela Quintavalle, presidente del sindacato CambiaMenti: “Cosa sta succedendo? Semplicemente c’è un problema tra azienda e lavoratori. Per tantissimi anni ci siamo presi delle responsabilità che non ci competono pur di non lasciare i cittadini a piedi. Ora invece ci rifiutiamo di prenderci certe responsabilità, visto che politici, dirigenti aziendali e sigle sindacali continuano a calpestare i nostri diritti. Non c’è nessuno sciopero bianco, se ci fosse sarebbero autorizzati a denunciarci per interruzione di pubblico esercizio. Ci stiamo solamente attenendo alle regole, abbiamo vetture del 1931, autobus con oltre un milione di chilometri. Semplicemente quando la vettura è guasta  l’aria condizionata è rotta, ci rifiutiamo di mettere in moto la vettura”.
Durissima Micaela Quintavalle nei confronti del sindaco Marino: “E’ stato vergognoso con le sue dichiarazioni, sta armando la popolazione contro i lavoratori. Se il servizio è scadente la colpa è dei dirigenti e non dei conducenti, se abbiamo offerto un servizio orribile per la cittadinanza è perché non comprano autobus, non comprano treni e non assumono personale a tempo indeterminato. Marino dice cose sbagliate e punta il dito contro i lavoratori. Si pensi a reinternalizzare i servizi, tagliare il numero dei dirigenti, recuperare sull’evasione. Continuano a prendere da chi ha sempre dato. E’ orribile che il primo cittadino se la prenda con dei lavoratori onesti”.
Sulla questione legata al badge, Micaela Quintavalle precisa: “E’ una sciocchezza. Noi autisti abbiamo il foglio di via che certifica inizio e fine turno. Se vogliono farla diventare una cosa elettronica siamo tutti d’accordo. Marino anche su questo mente sapendo di mentire ed è scollato dalla realtà. Ogni volta che parla di trasporti mette in luce la sua incompetenza. A noi serve personale su strada” .
I cittadini infuriati spesso se la prendono con i lavoratori. Micaela Quintavalle conferma: “Non è una novità, abbiamo subito 180 aggressioni nell’ultimo anno. Mancano omicidio e stupro e poi gli autoferrotranvieri hanno fatto di tutto. Abbiamo paura, ma la paura non ci ferma, nessuno può calpestare i nostri diritti”.