Alessandro Di Battista, nella mattinata di oggi, è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, e ha parlato, nel corso del format ECG Regione, di diverse tematiche. Dalla questione immigrazione alla sua passione per il calcio e per la Lazio. 
“Migrazione? I francesi stanno distruggendo lo spirito umano. Orfini? Fosse ipoteticamente pizzicato a bere una birra con Riina direbbe che quella è la birra preferita dal Movimento Cinque Stelle. Calcio? Chi lo ha rovinato è in tribuna d’onore, non nelle curve”.
 
Critiche da parte di Di Battista all’atteggiamento della Francia sulla questione migrazione: “Non so se i cittadini francesi siano a conoscenza di quanto il loro governo stia facendo. Per questo ieri Manlio Di Stefano proponeva di bloccare Schengen con la Francia. Stanno compiendo dei reati, oltre alla distruzione completa dello spirito umano. Stanno rimandando in Italia, a quanto ci risulta, degli immigrati che erano già stati accolti in Francia, perché hanno nelle tasche degli scontrini parigini. E’ una vergogna che dimostra ancora una volta che siamo sudditi. Non vi dimenticate che sotto il governo Berlusconi, senza l’opposizione della Lega, abbiamo obbedito a un diktat di Francia e Usa per deporre Gheddafi, che era un dittatore è vero ma che dovrebbe essere stato deposto dal popolo e non dalle bombe straniere. La Francia si è tenuta il petrolio, noi i barconi e oggi i francesi bloccano addirittura le frontiere”
Su Mafia Capitale: “Siamo accreditati a Roma al 30%. Renzi dice di non temere il Movimento Cinque Stelle ma io credo che sia vero il contrario. Più il Pd si rende conto che può perdere il governo della capitale, più si ancora su sé stesso. I romani, al di là di mafia capitale, non sopportano più Marino. Roma fa schifo, è sporca, è insicura, le strade sono distrutte, i mezzi di trasporto ci fanno vergognare di essere una capitale europea. Bisogna pretendere che a Roma si rivada al voto. Sarà dura ma ce la faremo”.
Su Orfini: “Io gli ho fatto una battuta, che se lui fosse ipoteticamente pizzicato a bere una birra con Riina direbbe che quella è la birra preferita dal Movimento Cinque Stelle. Sta facendo delle figure barbine, invece di chiedere scusa e dimettersi, visto che non ha realizzato nulla del proprio mandato. Il pd romano è stato commissariato dai carabinieri, non da lui, le tessere del pd sono state azzerate dagli elettori, non da lui. Dovrebbe soltanto tacere, ma quando un animale è ferito tenta sempre di attaccare, anche in maniera piuttosto goffa, come ha fatto lui. Faremo una fiaccolata per la legalità a Ostia il prossimo 27 giugno. Marino dimentica che tuttora governa con i voti degli arrestati, in totale secondo i miei calcoli gli arrestati hanno portato al pd circa settantaseimila voti. Sciogliere il comune di Roma per mafia dal punto di vista dell’immagine sarebbe devastante, ma le leggi non possono essere applicate o meno sulla base dell’immagine. Per questo, Marino, se davvero vuole bene a Roma, dovrebbe fare un passo indietro”.
In chiusura Di Battista ha parlato del suo amore per il calcio e per la Lazio. Va in curva nord piuttosto che in tribuna autorità: “I parlamentari hanno la possibilità di farsi dare biglietti per entrare in qualche modo gratis, io sono tifoso, sono laziale, amo molto il calcio, anche se lì pure ci sono tante cose vergognose. Chi ha distrutto questo gioco è più nelle tribune d’onore che nelle curve. Anche nelle curve ci sono dei delinquenti, ma se dobbiamo guardare ai delinquenti ad altissima pericolosità sociale, ce ne sono evidentemente più nelle tribune d’onore o addirittura in parlamento piuttosto che nelle curve d’Italia. Esistono degli hooligans, che io definiscono hooligans al governo, che non hanno sciarpette ma abiti griffati e cravatte firmate, che distruggono tutto ciò che toccano. Toccano Pompei e la distruggono, toccano la Sanità e la distruggono. Toccano i conti di Roma e li distruggono, solo che lo fanno con il sorriso democristiano e senza sbagliare i congiuntivi. Probabilmente sono più pericolosi degli hooligan con le spranghe”.