Francesco Gambarotto e i fratelli Zuanon si uniscono a Guglielmo Camporese, Risultato? Nascono gli Aria su Marte e l’esordio della band sta già destando l’attenzione di molti addetti ai lavori e ragazzi dal palato più “indie”. Scopriamoli insieme con una bella chiacchierata. 

“Oltre il buio” è il vostro esordio discografico. Il buio è anche la gavetta che avete fatto?
In realtà penso che la vera gavetta stia iniziando proprio adesso. Sono passati più di due anni da quando abbiamo iniziato a suonare insieme e, in effetti, abbiamo accumulato tantissime esperienze in questo periodo. E’ da adesso, però, che dovremmo iniziare a confrontare sia con noi stessi, perché il nostro lavoro ora è reale e tangibile, sia con il panorama musicale su cui stiamo cercando di affacciarci.

Siete prodotti da Giuliano Dottori. Non avete paura che potrebbe essere difficile avere un produttore che lo stesso vostro lavoro?
No,  è proprio per quello che abbiamo scelto di lavorare  con Giuliano. Sentivamo la necessità di avere un parere esterno, con molta più esperienza di noi, per dare quel qualcosa in più alle canzoni che avevamo in mano, e siamo convinti di aver fatto la scelta giusta.

 

Cosa direste ad uno studente universitario per convincerlo ad ascoltare il vostro Ep?
L’unica cosa che ci sentiremmo di dire è che il disco è quanto di più sincero e vero potessimo fare. I pezzi sono tutti nati a monte di riflessioni maturate nella nostra vita da ventenni e su cui, quindi, magari altri ragazzi come noi si potrebbero ritrovare

E per convincerlo a vedere un vostro concerto?
Beh, abbiamo da poco finito di preparare un pezzo techno di sette minuti, suonato interamente live, e quando l’abbiamo provato in apertura ai Thegiornalisti davanti a un mare di gente è successo il casino. Può bastare?

Nella band ci sono due fratelli. Qualche scazzo in stile Oasis c’è già stato?
No, aspettiamo di diventare delle pop star per scioglierci e poi tornare con un trionfale tour di reunion.

Cosa non fareste mai nella vostra carriera?
Scrivere una canzone brutta.

Vi regalo un’astronave. Dove ci andate?
La usiamo al posto del furgone per il tour di Oltre il Buio che stiamo programmando per l’inverno.