I rischi alimentari non si nascondono solo nell’uso dei pesticidi o di fitofarmaci pericolosi per la salute. Spesso il rischio è nascosto nel metodo di conservazione degli alimenti stessi. Una pratica che può portare a gravi problemi per la salute fra i quali spicca il Botulismo. Intossicazione alimentare che se non trattata con tempestività può portare alla morte della persona che ha consumato cibo mal conservato. Ne ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus, nella trasmissione Genetica Oggi, il Dott. Carlo Alessandro Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia; Centro Nazionale d’Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri.

Dott.Locatelli ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione botulinica. Ne avete parlato durante il 17° Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia (SITOX). Cerchiamo di capire cos’è l’intossicazione botulinica

L’intossicazione botulinica più frequente è quella di tipo alimentare e deriva dal consumo di alimenti, normalmente preparati in ambiente domestico, che contengono la tossina prodotta dal batterio Clostridium Botulinum. La tossina è molto pericolosa ed è tipicamente riscontrabile nelle conserve a base di vegetali come melanzane, olive e funghi sott’olio. L’assunzione di questi preparati fatti in ambiente domestico, senza i dovuti accorgimenti, può portare a questa forma di intossicazione che porta ad una paralisi anche letale.

Quali i sintomi, soprattutto nella fase iniziale?

I sintomi sono molto subdoli e difficili da individuare in particolare all’inizio dell’intossicazione. Difficoltà a deglutire, secchezza della bocca e disturbi oculari i principali. Per questi ultimi notiamo delle palpebre abbassate con difficoltà di visione.

Che tipo di trattamento terapeutico si riceve?

Dopo il ricovero ospedaliero il paziente viene trattato con antidoto che cerca di bloccare l’assorbimento della tossina affinché la medesima non si leghi alle terminazioni nervose portando a paralisi il paziente.

Differente invece il botulismo infantile. Di che condizione si tratta dottore?

Il botulismo infantile è dato dal fatto che nell’intestino di bambini molto piccoli può succedere che il batterio si fermi in una zona dell’intestino e produca in questo la tossina. L’assunzione della tossina avviene quindi in modo diverso dal botulismo alimentare (dove avviene come dicevamo da consumo di conserva casalinga) ma le tossine sono prodotte direttamente a livello intestinale. In questo caso il trattamento indicato è, oltre a quello antidotico, anche quello antibiotico.