Mangi coniglio? In galera! L’avrebbe sparata grossa, stavolta, Michela Brambilla.   Il coniglio come animale da compagnia e non da mangiare al ‘forno con le patate’: sarebbe la proposta di legge dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, che quindi vorrebbe arrestare tutti quelli che mangiano o allevano conigli. 

“Mangi Coniglio? In galera!”. La proposta della Brambilla: arrestare chi mangia coniglio.   In effetti il coniglio è davvero un animale da compagnia. Dopo il cane e il gatto c’è lui. Tra gli animali da tenere in salotto, infatti, il coniglio è al terzo posto.  E sono sempre di più le famiglie che lo scelgono come animale domestico.

“Mangi Coniglio? In galera!”. La proposta della Brambilla: arrestare chi mangia coniglio. “I conigli – avrebbe sottolineato la deputata di Forza Italia- meritano di possedere le identiche tutele di tutti gli altri animali che si trovano nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare”.  Che tradotto dal politichese all’italiano, significherebbe che la carne di coniglio non può essere né commercializzata, né mangiata.

“Mangi Coniglio? In galera!”. La proposta della Brambilla: arrestare chi mangia coniglio.  Il sistema repressivo considerato dalla pseudo proposta Brambilla  per mettere in pratica questa idea è stato considerato da alcuni decisamente pesante:  si prevederebbe, infatti, che chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni”  debba rischiare dai quattro ai ventiquattro mesi di detenzione oltre a una sanzione pecuniaria variabile tra i 1000 e i 5000 euro.

Inutile dire che la proposta di legge, negli ultimi  giorni, ha fatto discutere moltissimo. Anche se in realtà,  tutti continuano a parlarne e in pochi hanno approfondito: non esiste nessuna proposta di legge a  firma Brambilla per far arrestare chi mangia carne di coniglio.

E’ stato un pesce d’aprile che ha fatto impazzire la rete. Una parodia decisamente riuscita. Che ha messo in mostra due cose: l’estremismo in cui sfociano certe tematiche e l’ignoranza di chi si informa solo tramite social network. Che spesso legge i titoli ma non i testi che accompagnano le notizie. E che può essere, quindi, strumentalizzato in ogni modo.