"Orfini è ridicolo, afferma che noi diciamo le stesse cose della Mafia quando poi è il suo partito a farci affari. Si deve sciacquare la bocca quando parla del Movimento Cinque Stelle". Scontro frontale tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle su Mafia Capitale con particolare riferimento a quanto sta accadendo nel X Municipio di Roma. Roberta Lombardi, deputata del Movimento 5 Stelle, stamattina è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, la radio dell'Università Niccolò Cusano, nel corso di ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Roberta Lombardi, attacco frontale al Partito Democratico. Da diverse ore, a Roma, si parla del post di Alessandro Di Battista condivisO tramite Facebook da un esponente del clan Spada. Roberta Lombardi è categorica: "Una notizia del genere non meriterebbe neanche tanto spazio, l'informazione italiana è quella che è, non a caso siamo al settantaduesimo posto nella classifica mondiale. Il Pd sta preparando la campagna elettorale con degli attacchi che definire ridicoli è poco. La pagina di Di Battista è pubblica, chiunque può accedervi e linkare i post di Alessandro. Bisogna ricordare che il signor Tassone, l'ex minisindaco Pd del X municipio, è intercettato mentre parla con Buzzi e chiede un favore per il cugino, questo solo per far capire come il Pd faccia affari con certi signori. E poi vengono a parlare di noi".
Roberta Lombardi ha parlato anche della recente proposta di legge presentata dal Movimento Cinque Stelle. Il mondo di mezzo sta andando oltre il Grande Raccordo Anulare: "Proprio per questo motivo abbiamo presentato una proposta di legge. Ci siamo concentrati sul Mondo di Mezzo e non su Mafia Capitale. Questo mondo in cui la politica fatta per le persone col fine di intercettarne i bisogni reali è stata messa da parte, è arretrata, lasciando spazio ad un consorzio criminale tra mala amministrazione, fatta di burocrati e politici corrotti, con partiti che fanno affari con criminali e imprenditori senza scrupoli. La politica deve riappropriarsi di questo spazio. Siamo in guerra: da una parte la casta e i suoi privilegi, che ha come unico obiettivo la propria sopravvivenza, dall'altra i cittadini e il loro diritto a vivere una vita dignitosa, considerando anche tutti i soldi che paghiamo di tasse".
Un'ultima considerazione sulle prime ammissioni di Odevaine: "Le sue parole possono essere o l'inizio della fine, come il primo mattoncino che si sposta e fa venire giù tutto, oppure un contentino per i magistrati.Anche Buzzi è pronto a parlare? Vedremo cosa accadrà, intanto ricordiamoci che Odevaine era il vicecapo di gabinetto di Veltroni, Pd, ed era il capo della polizia locale di Zingaretti, quindi ancora Pd".