Sembra delinearsi una trilogia cinematografica in casa Moretti. Dopo”La stanza del figlio”, arriva il nuovo attesissimo film di Nanni Moretti dal titolo “Mia madre”. Tutto sembra preludere alla futura realizzazione di un film dedicato alla figura paterna, ma forse il pontefice in crisi esistenziale di Habemus Papam, era già un riferimento paterno. Nel nome del padre, del figlio e dello spirito di questa madre, che Moretti fece comparire per la prima volta nel film Aprile. La Professoressa Agata Apicella è scomparsa nel 2010, la madre della finzione cinematografica è malata e su di lei fa perno la storia del nuovo film del Nanni nazionale con Margherita Buy nei panni di una regista e lo stesso Moretti nel ruolo del fratello Giovanni. A parte un trailer ermetico, come al solito il film viene tenuto sotto scorta, blindato dalle minacce dei giornalisti che vorrebbero rivelarne scene e parti di sceneggiatura. Quello che è certo è che Nanni Moretti si conferma il più conservatore tra i registi di sinistra, sempre fondamentalista quando si tratta dei valori della famiglia. In “Bianca” era una specie di serial killer che non accettava le separazioni sentimentali, ne “La messa è finita” Moretti era un prete che condannava spiritualmente e moralmente gli anni di piombo, con “La stanza del figlio” la perdita del figlio maschio innescava una parabola distruttiva di una famiglia felice che rimaneva composta da donne. Quella della madre è una figura pregna di significati, dalla psicanalisi alle religioni, passando per la sociologia e la politica. Aspettiamo l’uscita del film e capiremo.