Che i cani abbiano poteri “soprannaturali” lo sa chiunque abbia un amico a quattro zampe. Che siano in possesso di un olfatto più che sviluppato è un dato di fatto. Che siano addirittura in grado di scoprire chi dice bugie, invece, è una vera e propria novità. 

Il fiuto dei cani per scoprire chi dice bugie.  La sorpresa arriva da uno studio condotto dalla Kyoto University, secondo il quale il fiuto dei cani sarebbe in grado di identificare le persone poco affidabili.

La ricerca è stata portata avanti da un gruppo di scienziati, capeggiati da Akiko Takaoka e stabilisce che il fiuto dei cani è in grado di capire quando un uomo tende alla menzogna, è abituato a dire bugie e, di conseguenza, è poco affidabile. Ma non è tutto: dopo aver “sgamato” il bugiardo, i cani  smetterebbero addirittura  di “dargli retta”.

 

Questa, in effetti, è una verità di cui gli addestratori dei cani sono a conoscenza dall’alba dei tempi, tanto è vero che una delle prime regole per chi vuole conquistare la fiducia di un cane e provare ad educarlo è essere coerenti nelle propria interazione con l’animale.

In una ricerca resa pubblica dal settimanale Animal Cognition, la squadra di ricercatori giapponesi ha messo alla prova 40 cani in tre differenti momenti.

Nel primo, i ricercatori hanno fatto capire ai cani con precisione dove fosse nascosto del cibo, cioè all’interno di un container. Nel secondo, hanno indirizzato i cani verso un contenitore vuoto.  Nel terzo momento,i ricercatori hanno nuovamente segnalato all’animale il contenitore con il cibo. Ebbene, gli animali in quest’ultima occasione non gli hanno dato retta, e tutto hanno fatto meno che seguirli verso quel contenitore che in realtà, come loro avevano intuito, non conteneva nessuna cosa da mangiare.

L’istinto dei cani, dunque, nasconde sempre continue sorprese. Il fiuto dei cani può essere utilizzato anche per scoprire chi dice bugie. Stando a quanto emerge dalla ricerca del team di scienziati giapponesi, quindi, i cani sono in grado di fare affidamento sulla propria esperienza per considerare se una persona sia o meno attendibile.