Realizzare una pillola, un farmaco, tramite una stampante 3D e consumarlo secondo prescrizione. Quella che sembra una insolita possibilità potrebbe invece nel giro di pochi anni diventare realtà. Le stampanti 3 D rappresentano ormai il futuro della più classica stampa 2 D. Creare piccoli oggetti di uso comune, come un portapenne o un fermacarte, grazie a tipologie di stampanti con tecnologia 3 D è ormai realtà. Il mercato offre infatti, a poche centinaia di euro, la possibilità di portare nelle proprie case una “mini fabbrica” ; un oggetto che trasforma la materia plasmandola secondo le esigenze del suo utilizzatore. Ma se ad essere creato fosse un prodotto farmaceutico come una pillola?

Stampanti di pillole

I ricercatori dell’University of Central Lancashire a Preston, nel Regno Unito, hanno messo a punto un nuovo tipo di stampante 3 D in grado di realizzare una compressa con al suo interno il giusto dosaggio del principio attivo. Una procedura che normalmente richiede più professionisti e costi elevati può, grazie alla suddetta stampante, veder dimezzati costi e tempi di produzione.

Mi stampi l’antibiotico che ho mal di gola?

La tecnologia illustrata però non avrà una immissione immediata sul mercato. La stampante potrà essere impiegata dalle aziende farmaceutiche e dagli ospedali entro i prossimi cinque anni. Per un prodotto “casalingo” bisognerà attendere il 2025 almeno stando all’esperto della Scuola di Farmacia e di Scienze Biomediche, Mohamed Albed Alhnan, che ha seguito lo sviluppo della stampante. Rimane comunque una possibilità tecnologica molto interessante considerando che, in questo modo, la stampante potrà realizzare farmaci che conterranno la giusta dose del principio attivo che sappiamo modificarsi spesso durante le terapie, soprattutto in alcune malattie croniche.