Nino Di Matteo è in pericolo. Il clima che si respira a Palermo ricorda quello dei primi anni 90. Lo Stato non può restare indifferente”.  Questo il messaggio gridato ai microfoni di Radio Cusano Campus da un senatore del Movimento Cinque Stelle. 

Nino Di Matteo, dunque, potrebbe andare incontro a una fine tragica. Come accadde a Falcone prima e a Borsellino poi. Cosa Nostra gliel’ha giurata. Nino Di Matteo è in pericolo. A lanciare quello che sembra un vero e proprio grido d’allarme è Vincenzo Maurizio Santangelo, capogruppo al Senato del Movimento Cinque Stelle, intervenuto nel corso di ECG Regione ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Santangelo manifesta le proprie perplessità su come le istituzioni stanno gestendo la delicata vicenda legata al pm antimafia Nino Di Matteo: “Com’è possibile che lo stato non dia il bomb jammer a Nino Di Matteo? Com’è possibile che Napolitano non si sia precipitato a Palermo per mostrarsi solidale con il pm?”

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus per esprimere la propria preoccupazione per le sorti di Nino Di Matteo, ha poi aggiunto: “Nino Di Matteo deve essere dotato di bomb jammer. Lo chiediamo insieme a tante persone che sentono di essere ben rappresentate da uomini come Nino Di Matteo, Tartaglia e Scarpinato, e non da quella gente che, a distanza di 22 anni, resta ancora seduta sulla propria poltrona anche se non ha mai provato completamente a cambiare le cose”.

Ai microfoni di Radio Cusano Campus, Santangelo ha proseguito: “Nino Di Matteo comunque non è solo. Sabato sono stato insieme a moltissimi cittadini onesti che hanno manifestato la loro solidarietà a Nino Di Matteo, alla sua scorta e a tutto il pool antimafia di Palermo. Cercando di far a capire a Nino Di Matteo quanto la gente gli sia vicina. Ho visto donne, uomini, ragazzi, tutti insieme dirigersi verso il tribunale. Ho visto gente arrabbiata, delusa, carica, ottimista”.

Prima di concludere il suo intervento ai microfoni di Radio Cusano Campus, però, Santangelo non ha risparmiato un’ultima stoccatina nei confronti di parte delle istituzioni, accusate di aver quasi dimenticato Nino Di Matteo: “Avverto, invece, purtroppo, la totale indifferenza dello Stato, nei confronti di un uomo che ha deciso di non incontrare la mafia e di non scendere a compromessi”.

 

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