L’11 ottobre è una data che non può passare inosservata: la Capitale  si appresta ad inaugurare la sua prima BiblioCabina presso il parco Montanelli di Torresina. Una splendida iniziativa di promozione della cultura e recupero degli arredi urbani che favorisce il BookCrossing.

Scopriamone di più. 🙂

BookCrossing

Il BookCrossing è un’iniziativa nata nel 2001 con bookcrossing.com, un club gratuito di libri on-line nato per incoraggiare la condivisione del sapere e per “rendere il mondo intero una biblioteca”. L’idea alla base di tale iniziativa è molto semplice: rilasciare i libri nell’ambiente che ci circonda affinché essi possano essere  scoperti e, quindi, letti da altre persone, per poi proseguire il loro viaggio. L’abbandono di scritti per condividerne il contenuto, tuttavia, è una pratica antica e messa in atto già dal filosofo greco Teofrasto che lasciava alle onde del mare alcune bottiglie con i suoi testi all’interno.

Perchè il BookCrossing e come funziona?

Rilasciare un libro è come dar  inizio ad un’avventura per i proprietari dei libri, per i libri stessi e per i loro nuovi lettori. Se volessimo, dunque, partecipare al progetto dovremmo, in primis, registrare il libro per ottenere un BCID, cioè un codice identificativo che ci permette di seguire il volume durante i suoi spostamenti. Chi ritrova il libro è invece invitato a segnalare il ritrovamento sul sito e a rilasciarlo, dopo la sua lettura, per offrire la sua stessa opportunità ad altre persone.  Si ricorda che la registrazione al sito web e ogni altra operazione legata al BookCrossing sono gratuite. 🙂

BiblioCabina

Sulla stessa logica si fonda anche il progetto di conversione delle cabine telefoniche in biblioteche; esperimento già avviato in Italia nel piccolo Comune di Arona, in provincia di Novara. Basato sul principio del riciclo e della condivisione, questa iniziativa è stata voluta e realizzata qui a Roma dal comitato di quartiere Torresina insieme alle associazioni H2, Scaffali e Alberoandronico, con il sostegno di Telecom Italia. Le cabine telefoniche, attraverso un riutilizzo utile e divertente, trovano così una nuova vita, accogliendo libri consultabili liberamente dai cittadini. Ovviamente non mancano ipotetici ostacoli da superare come i possibili furti dei libri e gli eventuali atti vandalici; perciò è stata prevista la custodia e la sorveglianza da parte di volontari, oltre all’apposizione di timbri per evitarne la vendita. Il successo del progetto “biblioteca telefonica” dipenderà, come sempre, solo dal senso civico della nostra comunità.