Il giornalista ed esperto di politica internazionale, Alberto Negri, analizza, in un'intervista a Tag24, le impasse nei negoziati per la pace in Ucraina mentre si avvicina il quarto anno di combattimenti. Due nodi centrali bloccano l'intesa: il destino del Donbass e le garanzie di sicurezza per Kiev. Negri critica la propaganda mediatica, l'opacità informativa e l'inefficacia europea.
Mentre il mondo segue gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti sul piano di pace in Ucraina, persistono le divergenze tra Mosca e Kiev su alcune questioni decisive.
"I punti sono due, sostanzialmente, il Donbass riguardo non solo l'occupazione presente da parte della Russia, ma anche riguardo la richiesta di Mosca di poter occupare parti del territorio ucraino che sono ancora in mano a Kiev. E poi le famose garanzie di sicurezza internazionali che dovrebbero essere date all'Ucraina in caso di accordo di pace e di cessate il fuoco. Su questi due punti non c'è ancora accordo" ha affermato Alberto Negri.
Il giornalista ha messo in discussione l’ottimismo trumpiano riguardo ad una possibile intesa. Nonostante venga spesso riferito che il presidente affermi che si sia vicini a un accordo, secondo Negri la realtà è diversa. L'incontro a Mar-a-Lago tra Trump e Zelensky non ha sciolto, infatti, i dubbi e restano ignoti i dettagli sui colloqui con Putin.
Negri denuncia l'assenza di dati affidabili riguardo al conflitto che è inziato nel febbraio 2022:
Contrasta con Gaza, dove il bilancio delle vittime è stato riportato quotidianamente:
Nel frattempo, L'Europa continua a versare miliardi per sostenere Kiev:
Sul tavolo della trattativa potrebbero esserci dei compromessi difficili da accettare:
"Zelensky respinge l'idea di Mosca di occupare anche la parte del Donbass che i russi non hanno conquistato. Qui c'è un problema per Zelensky. Dovrebbe accettare la cessione di territori ma dovrebbe farlo con un referendum secondo la Costituzione ucraina." Il vero ostacolo? "Putin vuole che questa guerra si concluda con l'unico vero successo che potrebbe vantare agli occhi dell'opinione pubblica russa: obbligare Zelensky ad andarsene via dal governo ucraino."