31 Dec, 2025 - 09:00

Un anno di sondaggi, una sorpresa finale: chi ha davvero guadagnato consenso nel 2025?

Un anno di sondaggi, una sorpresa finale: chi ha davvero guadagnato consenso nel 2025?

Nel 2025, il panorama politico italiano ha mostrato una sostanziale tenuta dei blocchi principali, con variazioni minime nei sondaggi nazionali.

La Supermedia Youtrend/Agi del 16 gennaio – la prima dell'anno che sta per finire - registrava Fratelli d'Italia al 29,6%, il Partito Democratico al 23,2%, il Movimento 5 Stelle all'11,1%, Forza Italia al 9,5%, la Lega all'8,5% e Alleanza Verdi Sinistra al 6,2%.

Alla Supermedia del 18 dicembre, - l'ultima del 2025 -  i valori si attestano su 29,8% per FdI, 22,2% per PD, 12,2% per M5S, 8,8% per FI, 8,4% per Lega e 6,4% per AVS. 

Questi dati delineano un anno di consolidamento per il centrodestra governativo e di rimodulazioni nel centrosinistra, in un contesto di sfiducie economiche e tensioni europee.

Centrodestra chiude l'anno davanti, ma solo grazie a Meloni

Il centrodestra, coalizione di governo guidata da Giorgia Meloni, ha chiuso il 2025 con una stabilità invidiabile.

Fratelli d'Italia rappresenta il pilastro: dal 29,6% di gennaio al 29,8% di dicembre, il partito ha mantenuto una leadership indiscussa nei sondaggi ed è riuscito a chiudere con un +0,2%.

Questo dato riflette il consolidamento del consenso intorno alla premier, grazie a politiche su sicurezza, immigrazione e sostegno alle famiglie. FdI ha capitalizzato il ruolo di forza trainante in Europa, con Meloni sempre più leader internazionale.

La Lega di Matteo Salvini resta stabile all'8,4% (-0,1% rispetto a gennaio), confermando un elettorato fedele ma senza slanci significativi. Le battaglie su flat tax e federalismo hanno tenuto banco, ma la concorrenza interna con FdI ha limitato crescite.

Forza Italia di Antonio Tajani, invece, è il partito che fa registrare il calo più sostanziale: -0,7%. Gli azzurri chiudono il 2025 all'8,8%, pur avendo debutatto al 9,5%.  

Nonostante ciò, il ruolo di Tajani come ministro degli Esteri ha garantito un posizionamento europeista, evitando crolli più marcati. 

Complessivamente, la coalizione si attesta intorno al 47% a fine anno, con un saldo tuttavia negativo. A gennaio 2025 la somma dei tre principali partiti di governo era di 47,6, mentre l'anno si chiude al 47%. 

Centrosinistra chiude in positivo: crescita M5S, ma PD in affanno

Il centrosinistra presenta un quadro più frammentato. Il Partito Democratico di Elly Schlein cala dal 23,2% al 22,2% (-1%), segnando il trend negativo più evidente.

Le difficoltà derivano da divisioni interne, unite a una comunicazione percepita come lontana dai ceti popolari. Su temi come lavoro e costo della vita, il PD ha faticato a intercettare il malcontento.

In controtendenza, il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte cresce dall'11,1% al 12,2% (+1,1%), grazie a un'opposizione incisiva su ambiente, pace in Ucraina e reddito di cittadinanza.

Conte ha rilanciato il M5S come forza "né di destra né di sinistra", attirando voti disillusi dal PD e dalla destra.

Alleanza Verdi Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni si mantiene stabile al 6,4% (+0,2%), con un radicamento su ecologia e diritti sociali, ma limitata da alleanze instabili.

L'opposizione complessivamente si ferma al 40,8%, evidenziando la difficoltà di un fronte unito contro il governo, ma a differenza del centrodestra la coalizione chiude in positivo, avendo iniziato l'anno al 40,5%.

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