La Camera dei deputati ha approvato definitivamente la legge di Bilancio 2026 con 216 voti favorevoli e 126 contrari. Si è completato in questo modo l'iter parlamentare dopo il voto di fiducia fatto valere già in Senato.
La manovra, del valore di 22,3 miliardi di euro, include tagli fiscali per 7,9 miliardi e nuove spese per 14,4 miliardi, punta a un deficit sotto il 3% e entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.
Blindata dal maxi-emendamento governativo, ha evitato l'esercizio provvisorio rispondendo per tempo alle pressioni europee sui conti pubblici.
Il governo Meloni rafforza la sua posizione con l'approvazione della manovra, che bilancia austerity e misure mirate per lo sviluppo.
Di sicuro, quindi, escono vincitori i partiti di maggioranza: Fratelli d'Italia (FdI) celebra la riduzione complessiva del carico fiscale a 43 miliardi entro il 2026 e gli 1,5 miliardi per il pacchetto famiglia, inclusi assegni, bonus e congedi parentali.
Forza Italia esulta per il taglio dell'Irpef dal 35% al 33% sui redditi tra 28 e 50 mila euro, misura da 3 miliardi voluta da Antonio Tajani.
La Lega ottiene un freno all'aumento dell'età pensionabile, ridotto da 3 a 1 mese dal 2027 e sterilizzato parzialmente grazie a degli ordini del giorno che hanno ottenuto il parere favorevole del governo.
Inoltre, a rafforzare la coalizione ci sono la flat tax per i giovani, il tavolo sulle cripto-attività e l'accelerazione della spesa per la Difesa con 32,4 miliardi.
L'opposizione, al contrario, dalla battaglia della Manovra, ne esce solo con la denuncia di un Parlamento ridotto a "passacarte". Il Campo largo ha denunciato tagli a sanità e trasporti, ma non è riuscita ad incidere sul testo.
Giancarlo Giorgetti ha espresso rammarico per i tempi stretti della Manovra, ma l'ha definita "equilibrata e prudente" di fronte a un contesto economico complesso, ma nel quale è riuscito a trovare anche la copertura di oltre un miliardo per limitare l'aumento pensionistico.
Sul tema pensioni, poi, ha precisato:
parole che aprono a future valutazioni.
Sulle spese sociali, invece, ha garantito:
Tra i partiti, Giorgia Meloni ha definito la legge "seria e responsabile", mentre esponenti di FdI hanno sottolineato l'impatto fiscale positivo.
Forza Italia l'ha elogiata descrivendola "equilibrata", con un focus concentrato sui bisogni delle persone.
La Lega ha apprezzato il compromesso sulle pensioni.
Lo scontento, invece, regna nell'opposizione, Pd e Verdi hanno attaccato:
Italia Viva l'ha bocciata definendola "una sconfessione del centrodestra". Azione, l'ha criticata per le priorità non ben definite.